Facebook ha annunciato che dal prossimo 12 aprile, in occasione della conferenza F8, Instant Articles sarà aperto a tutti gli editori, blog compresi. La modalità di pubblicazione dei contenuti direttamente su Facebook permette anche di guadagnare fino al 100%. Ma cosa cambia per i blogger?
A meno di un anno dal lancio ufficiale, Facebook ha annunciato che dal prossimo 12 aprile, in occasione della conferenza annuale per gli sviluppatori F8, renderà accessibile Instant Articles a tutti, quindi anche ai blog. In occasione del lancio dello scorso maggio, Instant Articles era stato dato in uso ad un ristretto numeri di editori, tra i quali vi erano New York Times, BuzzFedd, National Geographic e altri. Dallo scorso ottobre hanno avuto accesso anche alcuni editori italiani. L’annuncio di estendere a tutti questa nuova modalità di distribuzione dei contenuti direttamente in un’area dedicata su Facebook ha sicuramente colto di sorpresa un po’ tutti, e quindi anche i bloggers che non si credeva potessero avere accesso a questa nuova feature.
Come funziona Instant Articles di Facebook
Prima di passare a vedere cosa può significare per i blogger e per gli altri editori, è necessario fare un piccolo passo indietro per spiegare meglio cosa siano gli Instant Articles. Intanto vale la pena dire subito che Facebook punta a diventare punto di riferimento per quanto riguarda la distribuzione dei contenuti, viste ormai le considerevoli dimensioni e il costante utilizzo da parte degli utenti, arrivati ad essere ormai 1,6 miliardi. E visto che anche gli editori utilizzano ormai sempre di più Facebook come canale di diffusione dei propri contenuti, nel tentativo (quando accade) di creare un coinvolgimento più diretto con il lettore, Facebook a maggio decide di lanciare una sezione dedicata, all’interno dell’applicazione mobile di Facebook, per dare modo agli editori di ovviare ai classici problemi di lentezza nel caricare i link, infatti la promessa è quella di essere il 10 volte più veloce. Di fatto, con questa nuova modalità, il lettore non si troverà più di fronte ad un post con un link di rimando alla notizia completa, la novità è che il lettore si troverà di fronte alla notizia completa direttamente su Facebook.
C’è poi l’aspetto dell’advertising da considerare, infatti Facebook non dovrebbe guadagnare nulla dalla vendita dei spazi pubblicitari, il 100% degli introiti dovrebbe restare agli editori. Se poi, come evidenzia il WSJ, a vendere lo spazio è Facebook direttamente, allora all’editore resta in mano il 70% e Facebook trattiene il 30%. Una condizione tutto sommato accettabile.
Cosa cambia per i Blog con Instant Articles
Ma visto che dal punto di vista degli editori, considerandoli nell’accezione classica (quindi giornali e siti di informazione), le considerazioni abbondano, dopo questo annuncio ci piacerebbe scoprire insieme a voi cosa potrebbe cambiare per un blog l’accesso ad Instant Articles.
Anche qui, vale la pena di fare un’altra considerazione. Facebook sa benissimo che gli utenti sono sempre alla ricerca di notizie, di conseguenza Instant Articles è una modalità che risponde a questa esigenza e che prova a rendere l’esperienza dell’utente ancora più estesa. Lo è stata, e lo sarà ancora con i Live Video, lo sarà ancora di più con gli Instant Articles. L’utente è sempre più spinto a restare sulla piattaforma per condividere e leggere. Ma Facebook è cosciente anche del suo potenziale, e non potrebbe essere diversamente. E lancia la sfida a Google, proponendosi come motore di contenuti. Fermiamoci qui, perchè ci sarebbe da scrivere molto, e non è detto che lo si faccia nella maniera opportuna.
E ora arriviamo alla domanda che si siamo posti all’inizio. Cosa cambia per i blogger con Instant Articles?
Certamente è una grossa opportunità anche per i blogger che possono contare ad entrare in contatto diretto con i lettori. Anche se il blogger, per definizione, è già in grado di sfruttare al meglio Facebook ora. Il blogger ha necessità che il suo post venga letto sul suo blog e che l’interazione nasca già sul blog stesso, attraverso un contenuto interessante, come quasi sempre accade. Il blogger vede Facebook, e i social media in generale, come strumento di distribuzione e di diffusione dei propri post. Vede Facebook come strumento per costruire attorno una community con cui intavolare una relazione. Una modalità come Instant Articles potrebbe risultare interessante, e questo è innegabile, dal punto di vista dell’advertising. La possibilità di guadagnare dalla pubblicazione dei contenuti potrebbe essere un motivo interessante per i blogger.
Diciamo anche che per il blogger non sarebbe un problema agganciarsi ad Instant Articles, sarebbe visto come uno strumento in più per crescere.
E voi che ne pensate? Raccontateci il vostro punto di vista.
Il problema è questo, caro Franz: a me conviene tenere il lettore fuori dal blog? Voglio dire… ok per la pubblicità. Ma per l’interazione con le altre pagine? Riusciranno le persone a raggiungere la landing page per chiedere la consulenza?
Hai centrato il punto Riccardo, ed è questo uno dei punti che, come te, non convince. Vedremo quando sarà disponibile come si presenterà, intanto la discussione e il dibattito sono aperti. E grazie 😉
Ciao Francesco, sono d’accordo con Riccardo, se l’utente una volta letto l’articolo non interagisce con il mio blog come faccio a fargli compiere quelle azioni che mi consentono di creare interazione con altri contenuti? Altra perplessità crescente è la costruzione di community di fan su Facebook, bisogna spendere energie e soldi per incrementarle e poi bisogna continuare a pagare, sempre di più, per coinvolgere i propri fan.
In base a quello che sappiamo, qualsiasi blog che abbia come obiettivo una conversione (alla Inbound Marketing) dovrebbe rifiutare gli Istant Articles. Perché l’utente rimane incapsulato in Facebook e non farà il “salto nel tuo mondo”.
Se parliamo di un blog “publisher”, già può andar meglio: continui a vendere spazi come facevi prima. Ma se lo vendi tramite FB devi lasciargli 30 punti (non sono pochi).
Facebook è straordinario nel percepire i bisogni degli utenti e i propri: gli Istant Articles, da quello che sappiamo oggi, credo siano eccezionali solo per FB. Non credete?