A sorpresa, come sempre, Elon Musk invia una lettera a Twitter mostrando l’intenzione di riprendere l’accordo di acquisizione allo stesso prezzo iniziale. Tutto questo a poche settimane dall’inizio del processo da lui stesso innescato.
Probabilmente Elon Musk vuole tenersi lontano dai tribunali o, meglio ancora, deve essersi reso conto che i bot-spam sono realmente intorno al 5%. Fatto sta che il fondatore della Tesla ci ha ripensato e con una lettera ha comunicato a Twitter l’intenzione di proseguite il processo di acquisizione al prezzo inizialmente concordato. E cioè 54.2 dollari per azione, vale a dire 44 miliardi di dollari.
Si ricomincia, quindi non da dove ci si era fermati per volere dello stesso Musk. Una mossa che, oltre a lasciare ancora una volta stupiti, lascia anche molte domande.
Di sicuro, Twitter, come sempre ha sostenuto in questi mesi, intende accettare la proposta di acquisto iniziale, quella che era stata chiusa con un accordo formale. Solo che ora la società guidata da Parag Agrawal vuole proseguire solo se il Tribunale del Delaware dichiara che si tratta di una mossa legalmente valida tale da sospendere definitivamente il processo che avrebbe dovuto tenersi a partire dal prossimo 17 ottobre.
Questo è uno dei punti chiave della vicenda. Musk decide a sorpresa di proseguire l’accordo quando lui stesso lo aveva sospeso qualche mese fa, sostenendo che Twitter non lo avesse informato del reale numero di account spam/bot sulla piattaforma. Decisione che era, appunto, proseguita per vie legali, fino alla definizione di un processo da celebrarsi entro poche settimane.
Ma perché questo ennesimo passo indietro?
Elon Musk avrebbe dovuto essere interrogato presso il Tribunale di Austin e forse si è reso conto di essere in una posizione debole, posizione che avrebbe reso inefficace la stessa azione legale da lui innescata.
Per non parlare della vicenda di Peiter Zatko, ex responsabile della sicurezza dell’azienda, che nei giorni scorsi ha accusato Twitter di affrontare il problema della sicurezza con leggerezza e senza una adeguata struttura tecnologica. La sua stessa entrata in scena non sarebbe stata di grande aiuto per Musk.
A fronte di una situazione così complessa per Elon Musk, lo stesso ha finalmente dato ascolto ai suoi avvocati, convincendosi che l’accordo sarebbe stato concluso comunque. Allora, prima che questa decisione fosse presa da un giudice, Musk ha pensato di anticipare i tempi e dichiararsi disponibile a proseguire alle stesse condizioni iniziali.
Al momento, visto il personaggio, non è ben chiaro cosa possa succedere da qui in avanti. Se all’inizio di quest’anno Elon Musk sembrava deciso ad acquisire Twitter per renderla una “piazza” dove ognuno potesse esprimersi liberamente (ricordate le polemiche?), adombrando anche l’idea di rimuovere il divieto che vige sull’account di Donald Trump, onestamente, anche dopo questa lettera, le intenzioni sono tutte da verificare.
Verosimilmente, Twitter andrà avanti come se la data del 17 ottobre non fosse stata ancora modificata. Corretto prendere atto della situazione, ribadendo la propria posizione, ma la storia recente ha insegnato che il personaggio è alquanto inaffidabile e pensare che si possa essere “redento sulla via di Damasco” è molto improbabile. Ma non impossibile. Nel dubbio, meglio proseguire per la strada conosciuta.
E poi, aspetto non secondario, c’è la grande scadenza dell’aprile 2023. In quel mese scadono i tempi per la conclusione dell’accorso da 44 miliardi di dollari e Elon Musk si troverebbe a dover sborsare 1 miliardo di dollari di penalità. Una situazione che gli stessi investitori che lo stanno aiutando a proseguire con l’accordo vorrebbero bellamente evitare. Ricordiamo che nella cordata di investitori figurano anche Andreessen Horowitz, il fondatore di Oracle Larry Ellison, il principe saudita Alwaleed Bin Talal Bin Abdulaziz Alsaud (già maggiore azionista della società nel 2016 insieme a Steve Ballmer).
A sentire Elon Musk, l’acquisizione di Twitter, adesso, avrebbe un ruolo strategico nella creazione di X app, l’app per “qualsiasi cosa” come ha scritto in un tweet ieri:
Buying Twitter is an accelerant to creating X, the everything app
— Elon Musk (@elonmusk) October 4, 2022
Si tratta di uno dei suoi grande pallini poi non portati avanti e che potrebbero riprendere adesso. L’idea sarebbe quella di combinare Tesla e Twitter all’interno di una super company.
Nel dicembre 2020, un investitore e sostenitore di Musk, Dave Lee, scrisse su Twitter che Musk avrebbe dovuto “costituire una holding chiamata X” che sarebbe diventata la “società madre di Tesla, SpaceX, Neuralink e Boring Company” con la “missione di garantire sopravvivenza e progresso“. Ecco il senso del tweet di Musk.
I propose @elonmusk to form a holding company called X.
X's mission is to ensure human survival and progress.
X becomes parent company of Tesla, SpaceX, Neuralink and Boring Company.
Elon, what do you think? 🙏
— Dave Lee (@heydave7) December 23, 2020
Dal nostro punto di vista, se anche così fosse, Twitter potrebbe diventare altro. Non scomparirebbe, ma certamente avrebbe un valore molto diverso da quello attuale.
Lo stesso potrebbe succedere nell’eventualità in cui ad aprile 2023 Musk non dovesse dare seguito all’accordo e pagare la penale. Twitter intascherebbe facilmente 1 miliardo di dollari che male non fa. Ma sarebbe una società da ricostruire totalmente, dopo un anno pesante trascorso dietro alle velleità di Musk. Sarebbe comunque un momento in cui Twitter rischierebbe seriamente di diventare altro.