Per chi ha un blog o anche per chi usa i Social Media la prima cosa che ci si chiede è se il post è troppo lungo o è troppo breve. E se, in relazione a questo, i lettori o i followers/fans lo troveranno interessante. In questa infografica ci sono alcuni utili suggerimenti pratici, anche se molto sta all’abilità e alla capacità di chi scrive.
Quello della lunghezza di un post è da sempre uno dei temi più controversi, nel senso che ci si chiede spesso se quel post sul proprio blog o su Facebook o Twitter sia della lunghezza adeguata per cercare di catturare l’attenzione del lettore, o del fan/follower. Sapendo bene che proprio questo tema ne apre tanti, uno su tutti quello che riguarda il fatto che molti non arrivano poi a leggere davvero completamente il post per tanti motivi. Superando quindi questo argomento che magari affronteremo più in avanti, vediamo oggi di comprendere meglio quale davvero sia la lunghezza adeguata con qualche suggerimento utile grazie a questa infografica non proprio recente che alcuni di voi sicuramente già conosceranno.
L’idea di affrontare questo tema è arrivata dalla lettura di questo post “5 Secrets to Why Longer Posts Work Better” riportato anche su Social Media Today, che svela alcuni segreti riguardo alla lunghezza ideale che dovrebbe avere un post. Tra questi suggerisce che un post più lungo generalmente viene premiato dai lettori per il tempo che è stato dedicato proprio alla creazione del contenuto. E la lunghezza del post, in questo caso il contesto è circoscritto al Blog, porta dietro di sè anche il tempo di permanenza che il lettore trascorre sul blog per leggere appunto il contenuto. Un elemento questo ultimo che piace molto a Google che premia i blog che fanno registrare tempi di permanenza alti. La lunghezza ottimale per un post in termini di tempo è di 7 minuti. A questo link trovate un approfondimento.
Restando sul blog la lunghezza ideale, secondo Buffer, è di 1.600 parole e 74% dei post viaggia su un tempo per post al di sotto dei 3 minuti mentre il 94% è al di sotto dei 6 minuti.
Ora, di fronte a questi dati (poi passiamo a vedere quelli riferiti anche ai social media) vi posso dire che sin da quando ho iniziato ho cercato sempre di scrivere, di creare dei contenuti che fossero interessanti a prescindere dalle regole SEO. In effetti ho sempre pensato che un tipo di scrittura troppo legato alle regole SEO finisse per reprimere quel giusto livello di creatività e di libertà che la scrittura anche via web necessita. Altrimenti il rischio è quello di scrivere solo per i motori di ricerca e meno per i lettori, che sono la risorsa più importante per un blogger. In effetti ho poi pagato in parte questa mia tendenza dalle continue evoluzioni degli algoritmi, anche se poi col tempo gli stessi motori di ricerca, Google su tutti, hanno cominciato a suggerire un modello di scrittura “più umana”.
Le regole che seguo sempre per la stesura di un post sono quelle che ormai fanno parte del DNA di un blogger. E cioè un titolo accattivante non più lungo di 60/70 caratteri (e in questo ci siamo con i suggerimenti che trovate nell’infografica), una descrizione adeguata non più lunga di 160 caratteri. Ma soprattutto quello che conta è che il contenuto corrisponda a quello che davvero volete raccontare. Se seguite questi semplici regole, se seguite quello che è il vostro “piano editoriale”, il vero pilastro di tutto il blog, quello che vi guida nei momenti in cui avete la sensazione di essere andati “oltre”, allora il problema della lunghezza, a mio modesto parere, non è il principale.
Se riuscite a elaborare bene tutti gli elementi e vi rendete conto che il vostro contenuto è interessante, allora sarà interessante anche per i vostri lettori che vi premieranno.
Passando invece a dare un’occhiata all’infografica, noterete alcuni suggerimenti per i contenuti da postare sui Social Media. E allora, su Twitter restate tra i 70-110 caratteri vi avvantaggerete di un 17% in più in termini di coinvolgimento sul vostro contenuto; su Facebook un post da 40 caratteri ha l’86% in più di coinvolgimento rispetto ad un contenuto molto lungo; su Google+ restate sui 60 caratteri. E poi ci sono altri utili suggerimenti come ad esempio gli hashtag che non dovrebbero superare i 6 caratteri.
Allora, che ne pensate voi?
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(cover image by blossomstar #81428545, via Fotolia)
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