BlogMeter, agenzia di social media monitoring, rilascia la classifica periodica dei migliori Brand italiani su Facebook. La novità di questo mese è che sono state prese in considerazione le pagine dei brand che si rivolgono al mercato italiano. La fanpage più frequentata è quella di Nutella, segue quella di Kinder Cioccolato. New entry sono Le Iene, La Repubblica e Il Fatto Quotidiano
Interessante davvero l’ultima classifica rilasciata da BlogMeter in riferimento ai migliori brand italiani su Facebook. Per questo mese sono state prese inconsiderazione solo le pagine che si riferiscono al mercato italiano. Le altre pagine che usano testi scritti contemporaneamente in inglese e italiano verranno ppoi considerate in un’altra analisi. Attraverso il tool Facebook Social Analytics, l’analisi ci mostra una classifica che è letteralmente dominata da Nutella, la cui fanpage vanta ben oltre 4 milioni di fans, 4.274.339 per l’esattezza. Al secondo posto si piazza la fanpage di Kinder Cioccolato, con oltre due milioni di fans. A quanto pare gli italiani la passione per la cioccoalata non l’abbandonano nemmeno su Facebook. In terza posizione la pagina de Lo Zoo di 105, una delle trasmissioni radiofoniche più seguite in Italia e questo si riflette bene anche in questo caso.
New entry nella classifica Top 20 sono le fanpage di due trasmissioni televisive Le Iene, con 1.549.317 fans, e quella del Grande Fratello, 919.215. Sempre rimanendo tra le new entry, segnaliamo la pagine di due tra i più letti quotidiani nazionali, quella de La Repubblica, con 1.014.372, e quella de Il Fatto Quotidiano, con 790.316.
Per quanto riguarda invece il livello di engagement, la classifica prende tutta un’altra forma, rimangono in testa i quotidiani Libero e Leggo. Il primo riesce a sviluppare 68 interazioni ogni 1000 fan. Più distaccati La Repubblica e Il Fatto Quotidiano. Anche in questa classifica ci sono delle new entry e sono UniCredit Italia, la gioielleria Pandora Italia e l’atteso film conclusivo della saga di Batman “Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno” (Warner Bros).
Interessante anche la sezione della classifica relativa ai tempi di risposta che traccia il quadro dei brand che rispondono più velocemente alle richieste dei loro fans. Guida la classifica Poste Mobile con un tempo di risposta di 2 ore e 14 minuti, 287 i post a cui è stata data risposta. In seconda posizione si piazza la pagina di un’iniziativa commerciale di Vigorsol “The house of mistery”. In terza torviamo il servizio clienti di Intesa San Paolo, che ha soddisfatto 347 richieste impiegando mediamente 2 ore e 35 minuti. Da segnalare l’ingresso in classifica della pagina di Rai Gulp, il canale dedicato ai ragazzi, he ha risposto a 569 sollecitazioni in 4 ore e 19 minuti, e della pagina di Gardaland (ultima in classifica con 12 e 26 minuti) e Villaggi Bravo (10 ore e 42 minuti).
Da segnalare i tempi di risposta dei più importanti operatori telefonici, diretti competitor di Poste Mobile, operatore mobile più veloce, i quali attraverso i social media cercano di far fronte alle richieste dei loro utenti e clienti, privilegiando proprio la possibilità di avere con loro un contatto diretto. E allora vediamo che Vodafone impiega 7 ore e 56 minuti (540 i post a cui si è risposto), subito dietro troviamo Telecom Italia con 10 ore e 2 minuti (245 i post a cui è stata data risposta), 3 Italia con un tempo di risposta di 10 ore e 39 minuti (535 i post a cui è stata data risposta). Infine, con un tempo molto più alto degli altri competitor, troviamo Wind con 12 ore e 8 minuti che occupa la penultima posizione in classifica e risponde a 477 post. TIM risponde a 1000 post e non entra nella classifica perchè è evidente che impiega più tempo.
Questo il quadro completo della situazione de brand italiani su Facebook. Che ne pensate? C’è qualcosa che vi sorprende?
Mi sembra che la classifica, almeno per quanto riguarda l’engagement, sia molto miope! Si tratta di engament positivo (endorsement) o “rumore”, engagement negativo (critiche), quello che porta libero ad essere il primo in classifica? Temo che manchino ancora metriche veramente solide e indicative…