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Dick Costolo se ne va, più incerto il futuro di Twitter

Dick Costolo lascia il suo ruolo di CEO di Twitter e al suo posto dal 1° luglio arriva il fondatore Jack Dorsey, nelle vesti di “traghettatore”. Un cambio al vertice che arriva all’improvviso e che è certamente legato ai risultati non entusiasmanti raggiunti finora. Alla notizia, il titolo ha guadagnato il 10% a Wall Street.

La notizia sorprende tutti. Dick Costolo, CEO di Twitter dal 2010, lascia il suo incarico e dal 1° luglio gli subentra il fondatore, Jack Dorsey. Un cambiamento che era nell’aria, a dire la verità, ma che arriva quando meno te lo aspetti. Sicuramente alla base di questa scelta hanno pesato i risultati non certo entusiasmanti raggiunti finora in questi 5 anni che lo hanno visto alla guida dell’azienda, ma soprattutto hanno pesato i non eccellenti risultati ottenuti dalla quotazione in Borsa in poi, ossia dal 7 novembre del 2013. Questi ultimi due anni hanno senza dubbio evidenziato i tanti limiti della piattaforma, del fatto che non può certo competere con Facebook (come in tanti in realtà credevano e continuano a credere) e del fatto che da due anni a questa parte c’è da tenere in considerazione gli investitori, cioè coloro che hanno permesso a Twitter di quotarsi. A quel punto o hai una strategia forte che ingrana subito alla prima, oppure ti ritroverai gli investitori sempre sul collo che ti renderanno il percorso un po’ più complicato. E così in realtà è successo.

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Serviva la scossa, come quando una squadra di calcio, nonostante il grande potenziale dei suoi giocatori dopo tante partite, si rende conto che è la guida che deve cambiare, e si passa ad un nuovo allenatore. La situazione che si sta creando in queste ore è la medesima.

Twitter ha forse un potenziale enorme ancora tutto da esprimere, ma serve una guida che sia in grado di sapere approntare una strategia e soprattutto di saper affrontare il mercato e i propri investitori. Proprio quello in cui Costolo non è riuscito.

Nell’ultimo anno gli utenti sono cresciuti solo del 18%, un dato troppo basso per provare a realizzare numeri in crescita.

Ora la palla passa, dal 1° luglio, a Jack Dorsey, fondatore di Twitter nel 2006, che in questi ultimi anni si è dedicato ad altro, come ad esempio quello di fondare una startup di successo come Square che consente i pagamenti attraverso lo smartphone. Adesso farà il traghettatore fino a quando 3 membri del board di Twitter, e cioè Peter Currie, Peter Fenton e Evan William, non troveranno un sostituto.

Il nuovo CEO dovrà cercare di far crescere la piattaforma, di far crescere il numero degli utenti che in questi anni sono calati o comunque non sono cresciuti abbastanza per poter mantenere calmi gli investitori. Serve anche approntare una strategia adeguata, soprattutto dal punto di vista dell’advertising, elemento ancora poco sfruttato che potrebbe, attraverso il mobile. Insomma, di cose da fare ancora ce ne sono tante, solo che adesso serve una figura forte che sappia soprattutto parlare ai mercati e agli investitori, perchè di questo si tratta anche.

All’orizzonte, non dimentichiamocelo, c’è Google che guarda con grande interesse a Twitter, e da oggi lo farà ancora di più. Ecco perchè da oggi il futuro di Twitter è davvero più incerto.

Dick Costolo, classe 1963, ex comico, un passato in Andersen Consulting, co-fondatore del 2004 di FeedBurner e dopo l’acquisto di quest’ultima da parte di Google ne divenne un dipendente. Nel 2009 lascia Google e diventa Direttore Operativo di Twitter (COO), fino a diventarne CEO nel 2010 dopo l’abbandono di Evan Williams. Ora resterà ancora in Twitter anche se ancora non si sa in quale ruolo.

Dopo la notizia dell’abbandono di Costolo, il titolo in borsa ha guadagnato il 10%, altro segnale che in effetti tra Costolo e Wall Street l’amore non è mai sbocciato.

Adesso in attesa di sapere chi sarà il nuovo CEO vedremo cosa succederà, anche se il momento è davvero molto delicato.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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