Sulla base della survey annuale condotta per verificare lo stato della pubblicità online in Italia, Nielsen stima che nel 2015 in Italia il mercato pubblicitario sul web sarà di 2 miliardi di euro con una crescita dell’8,4%. Il peso sul totale del mercato pubblicitario complessivo sarà del 26,5%. In leggero calo search e display, crescono video e social media.
Interessante i dati che Nielsen ha rilevato dalla survey annuale condotta su circa 800 aziende investitrici, utili per comprendere meglio la direzione del mercato complessivo, ma soprattutto per verificare che il mercato sta crescendo soprattutto nella direzione digital. Quello che rileva Nielsen, in relazione al mercato pubblicitario online in Italia, è che nel 2015 il web advertising crescerà dell’8,4%, con un raccolta pubblicitaria di 2 miliardi di euro, nello specifico saranno 2,1 miliardi di euro. Di conseguenza la quota complessiva del mercato pubblicitario online, sul totale, sarà del 26,5%, in crescita dell’1,7% rispetto al 2014, quando era del 24,8%. E proprio questi dati faranno da traino al mercato pubblicitario italiano che 2015 crescerà dell’1,5% con un raccolta di quasi 8 miliardi di euro (7,9 miliardi rispetto ai 7,8 miliardi dell’anno precedente).
E come potete notare dal grafico, i 2/3 del mercato pubblicitario online in Italia di divide su Search (parole chiave sponsorizzate sui motori di ricerca) e Display (principalmente banner). Anche se c’è da rilevare che proprio questi due segmenti nel 2015 fanno registrare un leggero calo: -1% il segmento Search e -2% il segmento Display. Di segno opposto invece altri due segmenti che nel corso di questi ultimi mesi stanno facendo registrare segni di crescita. E sono il Video, che nel 2015 vedrà una crescita dell’1% arrivando ad una quota del 17%, e i Social Media (social media advertising), che nel 2015 crescerà del 3% con una quota dell’11%. Sono dati significativi che rispecchiano l’andamento generale del mercato. In Italia stiamo, lentamente assistendo a questo tipo di fenomeni, mentre altrove i mercati sono più maturi da questo punto di vista. Ma sono comunque segnali interessanti, specie in relazione al calo dei due segmenti più importanti, come il Display e il Search. E specie dal punto di vista del Display ci sarebbe dare fare una riflessione più ampia, che non mancheremo di fare.
Continuando a vedere i dati del mercato pubblicitario online in Italia, notiamo che anche la quota del canale directory (micro inserzioni in categorie web tematiche) scenderà al 7% dopo un 2014 in cui si attestava al 9%.
Se guardiamo in dati in termini di valore dell’investimento per il 2015, allora quello che sostenevamo prima assume un significato ancora più forte. E infatti, il valore dell’investimento sui Video cresce del 16%, mentre quello sui Social Media cresce di ben il 46%. Valori importanti se li guardiamo in relazione agli altri segmenti. Più contenuti sono quelli del Display, +2%, e il Search, +7%; sono in calo le Directories: -8% nel 2015.
Per quanto riguarda i macro settori, le aziende del settore Persona investono il 39% del proprio budget su internet. Si registrano poi ampi margini di crescita per il Largo Consumo, che ancora si attesta a meno del 10% in termini di quota. Al suo interno, però, si registra una buona performance del video advertising, che raccoglie il 25% degli investimenti totali del macrosettore sul web. Tale quota si differenzia molto tra alto spendenti (oltre i 10 milioni di investimenti all’anno) dove si attesta al 21% e basso spendenti (meno 500.000 € anno) per i quali scende al 15%.
I settori Distribuzione e Automobili sono quelli che destinano al digital advertising le quote più elevate rispetto alla media del mercato, rispettivamente 53% e 41%, seppur con differenze al loro interno in termini di canali web: nel primo caso, il 70% del budget è rivolto a display e directories, per l’Automotive investe il 70% in search e video.
Allora, che ne pensate di questi dati?