In epoca di pandemia da Coronavirus l’uso dei social media cresce in Italia del 30 percento, in Spagna si arriva anche al 48 percento. Le persone sono costretta a stare in casa per via del lockdown e questi strumenti aiutano a tenersi informati. Il consumo di news cresce del 125 percento.
La pandemia da Coronavirus sta, inevitabilmente modificando le nostre abitudini e continuerà a farlo ancora per molto. E cambia anche il nostro atteggiamento online e lo vediamo con l’interessante analisi di Comscore che sta monitorando il consumo delle notizie e l’uso dei social media in questo periodo nel nostro paese e anche in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, quelli solitamente definiti paesi EU5.
Partendo dalle analisi, in riferimento alla settimana 16-22 marzo 2020, va ricordato che la Francia ha dichiarato il blocco nazionale lo scorso 17 marzo (l’Italia lo fece a partire dal 9 marzo) e la Germania ha preso misure più stringenti per contenere la diffusione del Coronavirus lo scorso 22 marzo, due avvenimenti che cambiano i dati relativi a questi paesi e la comprensione degli stessi.
Coronavirus: l’uso dei social media in Italia
Iniziamo a vedere questa interessante analisi partendo dai temi che solitamente trattiamo qui sul nostro blog, ossia quello dedicato ai social media. Anche in questo caso, così come per le notizie, lo vedremo più avanti, si registra un aumento dell’uso di questi strumenti molto alto. Le persone sono costrette a restare chiuse in casa e i social media svolgono il duplice ruolo di strumento con cui informarsi e di strumento con cui restare in contatto con altre persone come amici, parenti, colleghi di lavoro.
Nel periodo che va dal 17 febbraio al 15 marzo si è cominciato a notare un aumento considerevole (in Italia + 30percento) che è proseguito anche nei giorni successivi. Già ai primi di febbraio Twitter in collaborazione con il ministero della Sanità cominciava a dedicare attenzione alle notizie sul Coronavirus per evitare la diffusione di notizie false e fake news.
Twitter contro le fake news sul coronavirus insieme al Ministero della Salute
Nella settimana del 16-22 marzo (a paragone con la settimana 30 dicembre 2019-5 gennaio 2020) l’uso dei social media continua a crescere, un incremento che segue la diffusione del virus negli altri paesi europei. Infatti, in Spagna l’aumento è del 48 percento, il secondo paese più colpito dopo l’Italia. A seguire il nostro paese, appunto, con il 31% e poi +12 percento in Francia e +12 percento nel Regno Unito. Da notare che in Germana non si sono registrati variazioni sostanziali.
Interessante notare un aumento dell’uso di applicazioni che riguardano l’instant messaging. Comscore rileva che l dato relativo a queste applicazioni in realtà è rimasto piuttosto piatto dall’inizio dell’anno fino ai primi giorni del mese di marzo. In pratica il vero aumento di queste applicazioni cresce in seguito alle misure di lockdwon, quando un modo per restare in contatto con amici, parenti e colleghi è messaggiarsi o fare una videochiamata su WhatsApp o su Messenger.
Complessivamente, rispetto alla settimana del 30 dicembre 2019 – 5 gennaio 2020, le visite ai siti Web o App di messaggistica istantanea nella settimana del 16-22 marzo 2020 sono aumentate del +70 percento in Francia, +30 percento in Germania, +90 percento in Italia, +97 percento in Spagna e +49 percento nel Regno Unito.
Facebook, in Italia crescono del 1000% le chiamate di gruppo
E adesso passiamo a vedere l’altra parte di questa interessante analisi dedicata al consumo delle notizie e osserviamo come gli utenti online dei paesi presi in considerazione leggono le notizie via web.
Cresce in Italia la ricerca di notizie legate al mondo del business e della finanza
Un primo elemento da sottolineare, comune un po’ in tutti i paesi, che un primo cambiamento lo si è notato rispetto alle notizie Business & Finance, le notizie di natura finanziaria. Questa categoria ha in qualche modo anticipato i tempi, un consumo maggiore lo si è cominciato a vedere già a gennaio di quest’anno, quando sembrava che il Coronavirus dovesse restare ancora confinato in Asia. L’interesse e la lettura online d notizie di questa categoria è continuata per tutto il mese di febbraio.
Tornando ai dati che stiamo vedendo inseme a voi, nella settimana 16-22 marzo 2020 si è registrato un incremento del +21 percento in Francia, +34 percento in Germania, +90 percento in Italia, +47 percento in Spagna e +39 percento nel Regno Unito. Dal grafico notiamo come l’Italia sia il paese più alla ricerca di notizie di questa categoria rispetto agli altri paesi considerati nell’analisi.
Coronavirus, in Italia cresce il consumo di notizie in generale
L’Italia mostra comunque un interesse molto più alto rispetto agli altri paesi per quello che è il consumo delle notizie in generale. Nel nostro paese, il primo ad essere maggiormente colpito dal Coronavirus in Europa, e il primo a prendere misure di contenimento molto severe, il consumo di General News è aumentato del 125 percento anche nella settimana che stiamo considerando, un aumento che segue quelli notati anche nelle settimane precedenti a partire dalla prima metà di febbraio.
Gli italiani vogliono essere informati e, in una situazione assolutamente inedita, con l’obbligo di restare a casa e rispettare la regola della distanza sociale, usano il web come strumento per restare aggiornati leggendo siti di news online. In Francia l’aumento è stato del +68 percento, in Germania +57 percento, in Spagna +87 percento e nel Regno Unito +51 percento.
Da rilevare, dato molto interessante, un aumento del consumo di notizie a livello locale, per restare più informati sulla evoluzione del Coronavirus nelle zone più colpite. Un aumento del consumo di notizie più locali comincia ad evidenziarsi in Italia già nelle prime due settimane di febbraio, un interesse che poi si estende anche negli altri paesi e che mostra un tasso di crescita ben superiore alle categorie viste prima , quella Business & Finance e quella General News.
Nella del 16-22 marzo 2020 le notizie locali sono aumentate del +125 percento in Francia, +101 percento in Germania, +105 percento in Italia, +158 percento in Spagna e +45 percento nel Regno Unito.
Infine, da notare come in Italia, sempre nello stesso periodo, sino aumentate le visite e l’utilizzo di app dedicati a dieta e fitness. Nella settimana 16-22 marzo 2020 l’utilizzo aumenta di ben il 133 percento in Italia.
Cresce, e di molto, anche l’utilizzo di siti e app legati al mondo dell’Istruzione. Ricordiamo che le scuole in alcune regione del Nord Italia sono chiuse dalla fine di febbraio, per poi essere chiuse in tutto il paese dagli inizi di marzo. Di conseguenza si è fatto ricorso a strumenti che potessero permettere una relazione online tra docenti e studenti. Questo ha comportato uno stravolgimento della didattica cui i ragazzi erano solitamente abituati. Si è cominciato a parlare di e-learning, anche che solo in pochissimi casi questo è avvenuto. Nella maggior parte dei casi s è trattato solo di avere un contatto attraverso siti e app che permettessero, appunto, una relazione diretta.
Ebbene, in Italia quest siti e app hanno fatto segnare +124 percento, anche se la Spagna fa registrare il dato più alto con +299 percento.
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