Il Coronavirus ha avuto un evidente impatto su molti aspetti, incluso il modo in cui gli italiani hanno effettuato ricerche online durante la pandemia da Covid-19. Il motore di ricerca per gli utenti è una fonte di informazione fondamentale. Guardiamoli insieme con il report di Seo Tester Online.
Il Coronavirus ha avuto un evidente impatto su molti aspetti delle nostre vite. Come detto già in altre occasioni, il Covid-19 ha messo in evidenza a tutti quanto sia necessario essere digitalmente abili anche per lavorare, cosa a cui, i fatti lo hanno dimostrato, non eravamo pronti. Qui sul nostro blog stiamo cercando di raccontare i diversi aspetti che anno visto un cambiamento evidente in seguito alla pandemia da Coronavirus. E oggi vogliamo segnalarvi un report molto interessante, realizzato da Seo Tester Online, che ci mostra come il virus abbia avuto un impatto anche sul modo di effettuare ricerche online degli utenti italiani.
Piccola premessa che ci introduce ai dati che stiamo per vedere insieme. C’è stato un periodo, intorno al 2013-2014, i social media stavano consolidandosi come fonte di informazione primaria, superando i motori di ricerca. Poi dopo il 2016, con lo scandalo “Russia gate” e, soprattutto, con lo scandalo Cambridge Analytica del 2017, che ha travolto Facebook, la tendenza si è invertita. I motori di ricerca sono ad oggi, per gli italiani, e non solo, una fonte di informazione importante, la più facile e la più rapida da consultare. Ecco perché i risultati di questa indagine di Seo Tester Online sono importanti in questa fase storica.
Intanto c’è da dire che i motori di ricerca sono stati presi d’assalto per capire qualcosa di più sul Coronavirus, non sorprende quindi che tra le domande effettuate ci siano “Che cos’è il coronavirus?“, “Quali sono i sintomi del coronavirus?” e altre come queste. Infatti, la ricerca di sintomi del virus sfiora le 100.000 ricerche/mese, mentre la ricerca delle origini del virus “coronavirus Cina” segna 25 mila ricerche/mese e “coronavirus Napoli” con 27 mila ricerche/mese.
Interessante è poi notare l’impatto anche su vari settori, come quello della GDO, ad esempio. Gli italiani in questo periodo hanno scoperto la spesa online e, di conseguenza, i siti e-commerce di tutte le grandi catene della Grande Distribuzione Organizzata sono stati presi d’assalto, Esselunga in modo particolare a partire dalla fine di febbraio, seguita da Conad e Carrefour.
Notevole l’impatto poi sul settore travel, le aziende più consultate hanno via via visto calare il trend delle ricerche a partire dalla fine di febbraio, fino ad un calo evidente dall’inizio del lockdown sancito l’8 marzo 2020.
“Le ricerche online degli utenti sono un indicatore importante per capire le tendenze e i comportamenti degli utenti in questa fase delicata e di emergenza Coronavirus, e possono essere fondamentali per tutti quei decision maker che devono prendere decisioni rapide ed efficaci basandosi su un approccio realmente data driven“, ci dice Jacopo Paoletti, Partner & Advisor in Quarzio.
Un altro settore che ci mostra come il coronavirus abbia avuto un forte impatto è quello delle videoconferenze, tema che abbiamo affrontato anche qui sul nostro blog. I dati raccolti da Seo Tester Online ci mostrano in maniera chiara come Skype abbia prevalso alla fine di febbraio, per poi essere superato da Zoom. Più staccato Google Hangouts che da poco ha effettuato un rebranding con Google Meet.
Qui trovate il report per intero con altri dati molto interssanti che vi consigliamo di consultare: https://go.seotesteronline.com/covid19-report.
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