Come funziona il sistema dei video consigliati di YouTube, argomento che interesserà molto tutti gli youtuber. Facciamo un po’ di chiarezza grazie al contributo di Cristos Goodrow, VP dell’Ingegneria di YouTube.
Chissà quante volte vi siete chiesti come funziona il sistema che regola i video consigliati su YouTube. Si tratta di un tema che sta particolarmente a cuore agli youtuber, ma non solo e che oggi può essere più chiaro grazie alla spiegazione che ne fa Cristos Goodrow, VP dell’Ingegneria di YouTube. In pratica, la persona più adatta per aiutare a capire meglio e ci fa piacere potervelo segnalare. Teniamo conto che anche dai video consigliati dipende anche un po’ la visibilità di uno youtuber, per il fatto che i video possono essere consigliati nel proprio canale e anche in un canale diverso. Questo perché i video consigliati si basano sulle preferenze e sulla cronologia degli utenti.
I video consigliati su YouTube si possono trovare o sulla homepage della piattaforma oppure e nel “Video Successivo“, questa modalità appare quando si sta guardando un video e suggerisce contenuti aggiuntivi basati su ciò che si sta guardando in un dato momento, insieme ad altri video che possono essere interessanti.
Il sistema, che appare per la prima volta nel 2008, passa in rassegna più di 80 miliardi di video al fine di suggerire contenuti che incontrino gli interessi specifici degli utenti. Un esempio può essere quanto il sistema di video consigliati su YouTube riconosce che quell’utente a guardato dei video di calcio e trova tutta una serie di contenuti consigliati per meglio approfondire. E spesso tra quelli consigliati si trovano video che non si sarebbero visualizzati altrimenti. Una cosa che va specificata è che il collegamento dei video consigliati su YouTube non si basa su ciò che si visualizza su altre piattaforme social media.
Un aspetto da sottolineare in merito è rappresentato dalle “opzioni di controllo” che che vi aiutano gli utenti a decidere quanti condividere con la piattaforma. In pratica, è possibile sospendere, modificare o cancellare le ricerche e la cronologia di YouTube quando si vuole.
Video consigliati YouTube, personalizzazione
Ma come avviene la personalizzazione dei video consigliati di YouTube? Intanto bisogna dire che ci troviamo di fronte ad un sistema in continua evoluzione, anche vista la dimensione dei video da analizzare. Ogni giorno il sistema impara da oltre 80 miliardi di video, come dicevamo prima, che vengono chiamati “segnali”.
E vediamo adesso quali sono gli elementi, anzi segnali, che danno forma al sistema. E sono: numero di clic, watchtime, risposte a sondaggi, condivisioni, mi piace e non mi piace.
- Numero di clic: cliccare su un video è comunque una indicazione importante per il sistema, anche se questo non fornisce l’informazione completa sul fatto che il video sia stato effettivamente guardato.
- Watchtime – Il tempo di visualizzazione: ossia quali video si guardano e per quanto tempo, fornisce al sistema dei segnali personalizzati su ciò che più probabilmente si vuole guardare. Quindi, se un utente appassionato di tennis guarda 20 minuti di video di Wimbledon e solo pochi secondi di video che riguardano l’analisi della partita, è possibile supporre che abbia trovato utile guardare proprio i video dei momenti salienti.
- Risposte ai sondaggi: il sistema, per assicurarsi che gli utenti siano davvero soddisfatti del contenuto che stanno guardando, misura quello che si definisce “watchtime di valore“, il tempo trascorso a guardare un video considerato prezioso. Quindi si considera il tempo di visione valorizzato attraverso sondaggi tra gli utenti che chiedono di valutare il video che gli utenti hanno guardato, da una a cinque stelle, offrendo una metrica per determinare quanto si è trovato soddisfacente il contenuto.
- Condivisione, Mi piace, Non mi piace: si sa che quando un utente trova interessante un video, allora mette un like o lo condivide. Il sistema dei video consigliati di YouTube utilizza queste informazioni per cercare di prevedere la probabilità che gli utenti condividino o apprezzino altri video. Chiaro che quando si mette un “Non vi piace”, per YouTube è un segnale che probabilmente non quel video non era adatto a quell’utente.
Ma non dimentichiamo che YouTube è ormai diventato uno strumento attraverso il quale gli utenti reperiscono notizie e si informano. Per questo, nel suggerire i video consigliati, serve un grande senso di responsabilità, al fine di suggerire agli utenti notizie e informazioni di qualità. YouTube su questo aspetto lavora con molta attenzione anche attraverso la condivisione di Linee Guida che definiscono ciò che si può condividere sulla piattaforma.
YouTube e la disinformazione, il lavoro dei valutatori
La crescita del fenomeno della disinformazione ha indotto YouTube ad ampliare ulteriormente i modi con cui viene usato il sistema di video consigliati in relazione alla disinformazione e ai contenuti definiti borderline, contenuti fuorvianti ma che non violano le regole della community.
Aspetto importante è il lavoro svolto dai valutatori, che arrivano da tutto il mondo, i quali svolgono un lavoro di verifica attenta su ogni contenuto e ogni canale al fine di classificare gli stessi come “autorevoli” oppure “estremi”. La classificazione avviene sulla base di elementi che riguardano l’argomento del contenuto, la finalità, l’autorevolezza e la reputazione dell’autore.
Rispetto a questo ambito e, soprattutto, al mondo in cui i video consigliati vengono suggeriti, vi invitiamo alla visione di questo video in cui Cristos Goodrow risponde alle domande che ci si pone più spesso riguardo ai video consigliati su YouTube.
Val la pena di sottolineare un aspetto che Goodrow sottolinea nel video, e cioè che i video classificati come “estremi” non fanno guadagnare, in quanto è vietata la monetizzazione dei contenuti estremi. “Questo significa – evidenzia Goodrow – che ogni video dal contenuto estremo guardato è un’opportunità persa di monetizzare, il che porta a un reale mancato guadagno per YouTube. Allo stesso modo, questo tipo di contenuto genera sfiducia e desta preoccupazioni non solo con i partner pubblicitari, ma con il pubblico, la stampa e il mondo politico. Il nostro obiettivo è quello di avere visualizzazioni di contenuti estremi provenienti dai video consigliati al di sotto dello 0,5% delle visualizzazioni complessive su YouTube“.
Per approfondire meglio sull’argomento, vi invitiamo a leggere il contenuto integrale sul blog ufficiale di Google Italia, a firma proprio di Cristos Goodrow. E fateci sapere se lo trovate utile come crediamo.
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