E se, invece di celebrare le immagini che hanno ricevuto più like, invertissimo la narrazione celebrando quelle con “zero like”? E’ questo che ha portato Kahlùa a realizzare una mostra a New York, dal 25 al 28 luglio, dal titolo “Zero Likes Given” e un sito, Bottom Nine, dove è possibile rintracciare le foto condivise su Instagram che hanno avuto meno gradimento.
Piaccia o non piaccia, viviamo nell’era del doppio tocco e della ricerca continua del “like”, visto come una forma di appagamento e di soddisfazione, al punto da farci perdere momenti importanti che dovrebbe essere più vissuti. Questa premessa in realtà vuole aprire questo post che contiene due notizie che fanno parte della stessa narrazione. L’iniziativa che dà vita a queste due notizie è legata al marchio Kahlùa, forse non molto noto in Italia, un brand legato alla produzione di alcolici e liquori, che, in collaborazione con l’attrice Jackie Cruz, che molti di voi riconosceranno perchè è Flaca in “Orange is the New Black“, celebre serie su Netflix, aprirà al pubblico a New York, dal 25 al 28 luglio (198 Allen St NYC, ingresso libero), una mostra da titolo già eloquente: “Zero Likes Given“. Si tratta quindi di una mostra fotografica dove vengono esposte immagini, condivise su Instagram, che, per tanti motivi, non hanno ottenuto il successo che forse meritavano, collezionando zero like.
Pensate che ci sarà anche la prima immagine della storia di Instagram che ha ottenuto zero like del 2010, l’anno in cui Instagram andò online.
Ma dietro a questa mostra, che meriterebbe di essere vista se siete in vacanza a New York in questi giorni, vuole essere un momento di riflessione rispetto alla relazione che spesso si viene a creare tra il voler condividere un contenuto che ci emoziona e il desiderio spasmodico di ricevere consensi, sotto forma di like. Ed è la spasmodica ricerca di like che rischia, il più delle volte, di alterare quel desiderio di condivisione di un’emozione, facendola diventare altro, quasi un’alienazione dalla realtà.
Usiamo il termine alienazione non a caso. Perchè Kahlùa, proprio in occasione del lancio della mostra, ha commissionato un’indagine tra i Millennials americani scoprendo che più della metà di essi si sono persi dei momenti importanti della loro vita perchè intenti a postarlo sui social media, e su Instagram in particolare. Si viene assorbiti all’interno di questo meccanismo della ricerca del like, quindi del consenso, al punto da perdersi momenti salienti della propria vita. Un’alienazione quasi.
L’indagine ci rivela comunque che:
- il 90% dei Millennials, utenti social media, ritiene che sia importante vivere il momento, invece che rischiare di perderselo perchè intenti a postarlo sua una stories;
- il 60% di essi ritiene che sia importante che l’immagine ottenga un alto numero di like;
- il 34% controlla poi in maniera compulsiva che l’immagine ottenga i like sperati.
C’è poi un 30% di Millennials che afferma, nel caso in cui venisse abbandonato su un’isola deserta, che avvertirebbe di più la mancanza dei social media rispetto al sesso.
Questi dati servono a compiere una riflessione più ampia su quale sia il ruolo di queste piattaforme nella nostra vita, partendo da queste indicazioni fatte sui Millennials.
E, oltre a questo sondaggio, Kahlùa ha lanciato un sito, chiamato Bottom Nine, un chiaro riferimento a Best Nine, ossia le nove foto che hanno ottenuto più like durante l’anno, al contrario. In questo caso, vengono prese in considerazione le immagini che hanno ottenuto zero like. Si tratta proprio di un capovolgimento della narrazione, per cercare di riflettere sulle cose più importanti della nostra vita che non devono essere ancorate ad una condivisione spasmodica, forzata. Il rischio che si corre è appunto quelle di perderle, di vederle svanire in quell’attimo che avremmo voluto vivere insieme ad esse.
Se volete provare anche voi, andate sul sito kahlua.com/bottomnine e, una volta autorizzato l’accesso con il vostro account Instagram, verranno fuori le vostre #BottomNine che potrete condividere su Instagram.
E voi che ne pensate di questi dati?