Nuovo blackout internet rilevato da Akamai e questa volta ad essere colpito è il Sudan. Dopo quanto successe in Siria nel maggio scorso, anche nel paese africano si è registrato oggi un problema che sembra essere di responsabilità diretta del governo, lo sostiene l’Internet Intelligence Corporation Renesys
Pesante blackout internet quello che si è registrato nella giornata di oggi in Sudan. Akamai, una delle più estese piattaforme di cloud computing al mondo e gestisce quotidianamente fino al 30% del traffico web globale, lo ha rilevato e ha reso noto questo grafico che vediamo in basso. I dati sono relativi alle connessioni Internet veicolate sulla rete di server Akamai e gli orari indicati si riferiscono al fuso orario UTC (Coordinated Universal Time).
Come potete vedere già dalle prime ore del mattino l’attività internet è stata pari a zero. Da fonti rilevato da Al Arabiya, e trovano conferma anche in quello che sostiene l’Internet Intelligence Corporation Renesys, pare che il blackout sia stato voluto proprio dal governo. E il blackout arriva in un momento in cui nel paese africano si registrano proteste in seguito alla decisione governativa di non rinnovare le sovvenzioni petrolifere, scelta che ha comportato un aumento del prezzo dei carburanti.
Doug Madory, ricercatore presso Renesys, dice che non si può ancora confermare il coinvolgimento del governo in quello che è accaduto, ma tutti gli indizi portano a questa conclusione. Al momento tutte le comunicazioni via Internet sono impossibili e questo porterebbe comunque a pensare ad un coinvolgimento del governo in questo blackout.
Ad alimentare sospetti è il fatto che molti Internet provider in questo momento sono praticamente fermi. Era già successo qualcosa di simile qualche mese fa, ma aveva coinvolto solo un provider per circa otto ore. Ora è diverso.
Di sicuro, il blackout in Sudan è più esteso di quello che avvenne in Egitto nel Gennaio del 2011.
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