LinkedIn, che proprio nel 2023 ha compiuto 20 anni, registra un notevole aumento di ricavi pubblicitari, ponendosi come un punto di riferimento nel marketing digitale grazie a strategie di targeting uniche e a un ambiente più professionale e salubre. Cosa che non succede più su altre piattaforme.
La recente svolta di Twitter/X sotto la guida di Elon Musk, caratterizzata da un modello pay-per-use e scelte discutibili, ha creato un clima di incertezza e sfiducia tra le aziende. Queste scelte e i recenti accadimenti hanno danneggiato l’immagine del social, rendendo difficile per i brand associarvi il loro nome.
Di conseguenza, molte aziende e brand stanno cercando nuove piattaforme digitali, spostando l’attenzione verso ambienti ritenuti più salubri e affidabili per la distribuzione dei loro contenuti. E dei loro investimenti pubblicitari.
In questo scenario, LinkedIn emerge come una piattaforma di riferimento.
LinkedIn e la crescita dell’advertising
Secondo quanto riporta il Financial Times, la piattaforma di Microsoft ha registrato un incremento significativo nella pubblicità digitale, con i ricavi pubblicitari annui che hanno raggiunto quasi 4 miliardi di dollari nel 2023, testimoniando una crescita del 10,1% su base annua e una previsione di ulteriore aumento del 14,1% per il 2024.
Sempre dalle informazioni riportate dal quotidiano finanziario, sembra proprio che sia LinkedIn a raccogliere in suo favore le conseguenze della fuga delle grandi aziende da X. Nonostante su LinkedIn quest’anno si sia registrato un aumento dei prezzi dei prodotti advertising del 30%.
I costi, infatti, restano elevati. In media un’azienda ha afferma di preparare campagne premium di LinkedIn in cui il costo per 1.000 impressioni di un annuncio arriva fino a 300 dollari (circa 270 euro), rispetto a un rispettivo costo compreso tra 10 dollari (9 euro) e 15 dollari (13,5 euro) che si spendono su Meta.
LinkedIn e le strategie di targeting uniche
LinkedIn, che proprio nel 2023 ha compiuto 20 anni, vanta oltre 930 milioni di membri e 61 milioni di aziende con una pagina LinkedIn, con un engagement organico forte, dove il 40% dei visitatori interagisce con una pagina ogni settimana. Inoltre, la piattaforma ha dimostrato un’efficacia superiore nel rafforzamento del brand rispetto ad altre piattaforme top per i marchi B2B e B2C.
La strategia di LinkedIn si concentra su un targeting unico, sfruttando dati relativi alla storia lavorativa e alle intenzioni delle persone. Questo approccio ha portato a un aumento significativo nell’utilizzo di LinkedIn per la distribuzione di contenuti da parte dei marketer B2B, con il 96% che lo ha utilizzato negli ultimi 12 mesi e l’80% che ha pagato per la distribuzione dei loro contenuti sulla piattaforma.
LinkedIn e la sua evoluzione
LinkedIn si va affermandosi come un attore chiave nel settore della pubblicità digitale, sfruttando un momento di crisi per altre piattaforme e offrendo un ambiente più professionale e rispettoso. Questa tendenza, che vedremo più netta nel 2024 che sta arrivando, sottolinea un importante cambiamento nel panorama dei social media, dove LinkedIn si proietta come un punto di riferimento, offrendo nuove opportunità di crescita e sviluppo in un’era di maggiore consapevolezza e responsabilità sociale.
Del resto, come già diverse volte sottolineato anche qui sul nostro blog, gli investimenti fatti nel corso di questi ultimi anni hanno trasformato LinkedIn in una vera e propria piattaforma social media. Dopo l’acquisizione da parte di Microsoft, la piattaforma ha sviluppato altre modalità di contenuto, riuscendo ad evolversi e ad andare oltre l’etichetta di piattaforma per il business networking e per la ricerca di lavoro.
Va detto, la spesa pubblicitaria su LinkedIn resta ancora molto bassa se paragonata a colossi come Meta o Google. Ma certamente si pone come un luogo più sicuro rispetto ad altre piattaforme.