Akamai continua l’aggiornamento sullo Stato di Internet pubblicando il Q1, ossia i dati relativi al primo trimestre del 2012. Dati salienti sono l’aumento della velocità di connessione in Europa. In Italia migliora del 5% rispetto all’ultimo rapporto e del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche se rimane al penultimo posto per quanto riguarda la broadband e la high broadband
Akamai Technologies ha pubblicato ieri i dati sullo Stato di Internet relativamente primo trimestre 2012. sulle informazioni raccolte dalla Akamai Intelligent Platform, che gestisce fino al 30% del traffico web globale, il rapporto offre un’analisi approfondita di dati quali penetrazione di Internet, traffico mobile, origine degli attacchi informatici e velocità di connessione globale e locale. Ma vediamo meglio qualche dettaglio in più sul rapporto dello Stato di Internet che potete anche scaricare per consultare.
Cominciamo a vedere i dati più importanti in Europa a cominciare dalla Penetrazione di Internet.
Akamai attraverso la sua piattaforma ha registrato più di 666 milioni di indirizzi IP unici da 238 paesi e regioni in tutto il mondo connesso nel primo trimestre del 2012. Questo dato si traduce in un aumento del 6% rispetto al quarto trimestre del 2011 e quasi un aumento del 14% rispetto al primo trimestre del 2011. Tra i paesi elencati nella top 10 l’Italia fa registrare il dato più significativo con aumento del 9,2% – 24% in più rispetto al primo trimestre del 2011 – crescendo con più di 16 milioni di indirizzi IP. Il Regno Unito fa registrare la crescita più impressionante durante l’ultimo anno, infatti è in crescita del 17% rispetto al primo trimestre del 2011.
Sono quattro i paesi europei che ha raggiunto la top 10 della classifica, la Germania (4°), Regno Unito (5°), Francia (6°) e in Italia (9°).
Dopo la migrazione al protocollo ipv6 dello scorso giugno, Akamai registra un aumento di connessioni anche grazie ai provider che si sono progressivamente adeguati al nuovo standard.
Nuova definizione Broadband e High Broadband, i dati
Con il 32% di connessioni broadband (superiori ai 4Mbps), l’Italia si trova al penultimo posto nella classifica europea. Il nostro Paese è penultimo anche in quanto ad adozione di high broadband (superiore ai 10 Mbps): solo il 2,6% degli italiani la utilizza.
A partire dal primo trimestre 2012 del rapporto sullo stato di Internet, Akamai ha ridefinito i termini “brodaband” (banda larga) e “high broadband“, con la nuova definizione di “banda larga” adesso più in linea con gli obiettivi di velocità fissati dagli Stati Uniti, dalla Cina e dalla Commissione europea. Le connessioni a banda larga sono ora considerate tali a partire da 4 Mbps o superiore, mentre la high broadband da 10 Mbps o superiore. Prendendo in considerazione questa nuova definizione, l’adozione globale di high broadband ha raggiunto il 10%, in crescita del 19% trimestre su trimestre. Nove tra i primi 10 paesi hanno raggiunto elevati livelli di adozione della banda larga aumentando di trimestre in trimestre, come la Danimarca che è aumentata del 63 per cento.
L’Europa dominala classifica Top 10 con i Paesi Bassi che si piazzano in 5° posizione, la Svizzera in 6°, il Belgio in 7°, Finlandia in 8° e Danimarca in 9°. Svizzera, Finlandia e Danimarca hanno raggiunto livelli di adozione pari a più del doppio anno su anno, evidenziando un progresso continuo in termini di connettività ad alta velocità nel Nord Europa.
Velocità di Connessione
Quando si parla di velocità di connessione media a livello globale, tutti i primi 10 paesi sono in positivo rispetto all’ultimo anno. Dati estremamente positivi sono stati registrati in Svizzera, Irlanda e Finlandia – tutti e tre i paesi hanno una velocità di connessione media che è stata si oltre il 30% in più rispetto al primo trimestre del 2011.
In pratica sei paesi europei si sono classificati nella top 10 globale. Così come era stato nell’ultimo trimestre del 2011 con la più alta velocità di connessione media, i Paesi Bassi (4°) sono ancora avanti con una velocità di connessione media di 8,8 Mbps, seguiti dalla Svizzera (6°), Irlanda (7°), Repubblica Ceca (8°), Belgio (9°) e Finlandia (9°).
In Italia, la velocità media di connessione nel primo trimestre 2012 si attesta sui 4,1 Mbps, più veloce quasi del 5% rispetto al trimestre precedente e del 13% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno. E comunque nella classifica globale è al penultimo posto.In Europa, solo la Turchia ha una velocità di connessione media inferiore alla nostra (2.9 Mbps).
Sono undici i paesi all’interno della regione EMEA che hanno visto migliorare la velocità di connessione media del 10%, e oltre, durante il primo trimestre del 2012, tra cui Francia (20%), Danimarca (fino al 20%), Germania (13%), Polonia (18%) e Spagna (16%).
Velocità di connessione Mobile
Nel primo trimestre del 2012, Akamai ha registrato che un operatore di telefonia mobile in Germania ha emesso la massima velocità di connessione media di poco inferiore a 6 Mbps. Tra tutti gli operatori mobili monitorati, cinque avevano una velocità media di connessione superiore a 4 Mbps, mentre 65 operatori di telefonia mobile ha avuto una velocità di connessione media superiore a 1 Mbps. Solo tre provider ha avuto una velocità media di connessione inferiore a 500 kbps.