back to top

2011, un anno in immagini

Data:

Il 2011 è ormai agli sgoccioli e come sempre si cerca di fare una sintesi di quello che è successo in questo anno. Dal terremoto in Giappone alla morte di Steve Jobs, dalla Primavera Araba alla morte di Gheddafi. Davvero difficile fare una sintesi, ma il video di Reuters è perfetto. 2011 un anno in 60 secondi

Le immagini trasmettono grandi emozioni ed è per questo che questo video, sebbene in 60 secondi, risulta davvero emozionante. Una carrellata di immagini e momenti salienti di questo 2011 ricco di eventi, fatti, momenti indimenticabili e anche momenti tristi e tragici. Ma comunque un anno che difficilmente dimenticheremo.

E’ stato l’anno in cui i Social Media hanno conosciuto il massimo della notorietà e visibilità su scala mondiale, ma è stato anche l’anno della riscossa democratica di tante popolazioni. La Primavera Araba rappresenta proprio questo.

E’ stato l’anno del Terremoto in Giappone, un evento terribile e catastrofico che ha unito il mondo nella solidarietà anche attraverso il web.

E’ stato l’anno in cui nel giro di pochi mesi sono morti Osama Bin Laden e Gheddafi.

Steve Jobs 2011

E’ stato l’anno in cui è morto Steve Jobs, il genio della Apple, ma vero personaggio carismatico e vulcanico che nonostante tutto ha dimostrato di avere la vista più lunga di tutti quanti noi messi insieme.

 

Il 2011 è stato questo, ma il 2012?

avatar dell'autore
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

4 Commenti

  1. molto bello.l’ultima immagine la trovo molto interrogativa e un pò inquietante.

     pensavo anche io proprio oggi di voler fare la mia sintesi, non il bilancio, che è fatto.
    ne approfitto per farti gli auguri Franz

  2. Già, a guardare gli ultimi fotogrammi si resta impressionati. Comunque un bel video molto efficace che da il polso di quello che è stato questo 2011.
    Ti faccio anch’io i miei miglio auguri Paola, per un grande 2012 😉

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

L’Australia e il divieto di usare i social media sotto i 16 anni

L’Australia vieta i social media ai minori di 16 anni, primo paese al mondo a farlo. La normativa approvata dal Senato ha sollevato dibattiti e critiche.

Amazon rafforza la collaborazione con Anthropic per il futuro dell’IA Generativa

Amazon investe altri 4 miliardi di dollari, portando ad 8 l'investimento complessivo, in Anthropic. Si rafforza la competizione nell’IA generativa con AWS e modelli avanzati per rivoluzionare il mercato.

Lo spot Coca-Cola e la IA, quando la magia non convince

Lo spot natalizio della Coca-Cola, realizzato con IA, divide il pubblico. Le critiche riguardano la "freddezza", imperfezioni varie e mancanza di emozione

Social media, da luoghi di interazione a strumenti di potere

Elon Musk c'è riuscito: ha trasformato X in uno strumento di potere politico. Quelli che prima erano strumenti di interazione, oggi sono strumenti di potere.