Instagram continua a potenziare i Reel, ma la visibilità resta legata a regole che cambiano di continuo. Creator e brand devono inseguire l’algoritmo del proprietario per restare rilevanti.
In attesa di capire quale sarà il futuro di TikTok negli Usa, i diretti competitor non stanno certo a guardare, anzi. Mentre si attende un segnale dall’amministrazione Trump, e mentre proseguono le trattative con diversi compratori che si sono fatti avanti, Instagram potenzia la sua strategia sui reel.
Infatti, Instagram sta cambiando continuamente il modo in cui rende visibili i reel, cercando di riuscire a realizzare le condizioni ideali qualora gli utenti di TikTok si trovassero sprovvisti della loro app preferita.
Una scelta che, se da un lato conferma l’importanza crescente dei contenuti video brevi sulla piattaforma, dall’altro pone nuove sfide per creator e brand che vogliono raggiungere un pubblico sempre più ampio e profilato.
Già un anno fa, Instagram ha iniziato a fornire indicazioni precise sul funzionamento del proprio algoritmo. L’obiettivo dichiarato è permettere ai creator di comprendere meglio cosa favorisce (o penalizza) la visibilità dei loro contenuti. E, soprattutto, come migliorare la performance dei reel, il formato oggi più utilizzato e in costante crescita.

Come funziona l’algoritmo dei reel su Instagram
Innanzitutto, Instagram chiarisce che la visibilità dei reel è determinata principalmente dall’engagement. Quindi, quanto più un contenuto genera interazioni (visualizzazioni complete, like, commenti, condivisioni e salvataggi), tanto più l’algoritmo ne aumenterà la diffusione.
Ma non solo. La piattaforma valuta anche altri fattori come l’originalità del contenuto, la coerenza tematica, e la qualità complessiva del video (risoluzione, audio, editing).
Inoltre, recentemente è stato confermato che Instagram analizza con particolare attenzione la capacità di un reel di trattenere l’utente per tutta la durata del video. Quindi, i contenuti che riescono a catturare immediatamente l’attenzione e mantenerla alta dall’inizio alla fine sono premiati con una distribuzione maggiore.
Da cosa dipende la visibilità di un reel
In occasione di un evento per i creator a New York, Instagram ha praticamente evidenziato che adesso la lunghezza massima per i reel è di 3 minuti.
Se ricordate, l’anno scorso Instagram continuava a ripetere che i video dovessero mantenersi tra i 30 e i 90 secondi come lunghezza massima. Questo per essere più performanti.
E infatti, creator e brand si sono adeguati a questo standard, impostando tutte le loro strategie di contenuti video su questa lunghezza.
Ma adesso tutto cambia. Infatti se l’algoritmo oggi considera una durata più lunga significa rivedere tutta la strategia per poter essere considerati dall’algoritmo. Una modifica che in realtà non risponde ad una diretta esigenza di creator o brand. No, risponde solo ad una diretta strategia commerciale di Meta che con Instagram vuole competere con TikTok.
Cosa cambia nel dettaglio e cosa considera l’algoritmo:
-
Durata massima: i Reel adesso possono arrivare fino a 3 minuti, non c’è una indicazione precisa su una durata ideale.
-
Originalità: Instagram penalizza i Reel che mostrano chiaramente loghi o watermark provenienti da altre piattaforme, come TikTok.
-
Autenticità: sono penalizzati i Reel non realizzati direttamente da chi li condivide. Instagram favorisce contenuti creati in prima persona dall’autore.
-
Qualità video: è fondamentale pubblicare video con risoluzione alta per ottenere la massima visibilità; contenuti di bassa qualità visiva vengono penalizzati.
Instagram e la logica dell’algoritmo del proprietario
Questi continui cambiamenti introdotti da Instagram sono una chiara espressione di ciò che ormai definisco da un po’ di tempo come algoritmo del proprietario.
Intendo dire, un algoritmo che riflette direttamente le decisioni strategiche e commerciali della piattaforma. Come è appunto questo caso.
Algoritmo del proprietario e SNARF: la via di BuzzFeed per i social media
Creator e brand si trovano così costretti ad adattarsi continuamente a regole mutevoli, che spesso non rispecchiano necessariamente gli interessi degli utenti, ma piuttosto quelli della piattaforma stessa.
Un esempio pratico riguarda la durata ideale dei reel, che è stata modificata più volte nel corso dell’ultimo anno, costringendo gli utenti a ripensare continuamente le proprie strategie di contenuto.
Questo sistema crea una dipendenza quasi assoluta dalla piattaforma, rendendo sempre più difficile costruire strategie di lungo periodo e ottenere una visibilità stabile e duratura.
Oltre che contribuire ad abbassare la qualità dei contenuti.
La durata dei reel, dai 15 secondi ai 3 minuti
I Reels sono stati lanciati nel 2020 come risposta alla popolarità di TikTok, inizialmente con una durata massima di 15 secondi.
Modifica che coincide con la competizione con TikTok, che già permetteva video di 3 minuti dal 2021.
200 miliardi di reel visualizzati ogni giorno
Nonostante il 70% dei contenuti su Instagram sia costituito da foto e immagini, il formato reel è comunque in grande crescita.
Sono più di 200 miliardi i reel che vengono visualizzati ogni giorno su Instagram e Facebook.
Si calcola che, in media, gli account Instagram con più di 50.000 follower caricano un reel ogni due giorni. E si prevede che i reel su Instagram saranno 1 miliardo entro il 2025.
L’India è il mercato più grande per i reel di Instagram, complice anche il divieto di TikTok. In Europa l’Italia è il terzo paese, dopo Germania e Uk.
Meglio puntare sulla qualità dei contenuti
Dopo questi numeri, è necessario concentrarsi su che tipo di messaggio e di contenuti video vogliamo condividere. Questo per evitare di restare troppo legati ai capricci degli algoritmi e finire per abbassare la qualità dei contenuti stessi.
È sempre utile ricordare che la finalità principale delle condivisione di contenuti è quella di instaurare Relazioni. E questo vale ancora di più quando si parla dell’algoritmo del proprietario.
Facciamo sempre in modo che a guidarci sia la qualità del contenuto e la qualità di ciò che davvero vogliamo comunicare.