Con il possibile ban di TikTok negli USA, Mark Cuban punta su una piattaforma decentralizzata basata sul protocollo AT di Bluesky. Un’alternativa che sfida le big tech e potrebbe aprire nuovi scenari.
Il 19 gennaio 2025 si avvicina e il futuro di TikTok negli Stati Uniti è sempre più incerto.
Anzi, la Corte Suprema Usa ha proprio oggi confermato il ban di TikTok a partire da domenica.
Se la decisione della Corte Suprema non bloccherà l’ordine esecutivo del governo, la piattaforma di proprietà della cinese ByteDance sarà bandita dal territorio statunitense per presunti rischi legati alla sicurezza nazionale.
Questa incertezza ha già spinto milioni di utenti a cercare nuove piattaforme su cui migrare, accelerando l’interesse per possibili alternative.
Tra queste si sono fatte strada app emergenti come RedNote e Lemon8, entrambe appartenenti a ecosistemi digitali cinesi. Ma anche si affacciano anche altri progetti che puntano a un social media più aperto e decentralizzato.
Ed è proprio in questo scenario che si inserisce l’idea di Mark Cuban, il noto imprenditore e investitore, che ha annunciato la volontà di finanziare un’alternativa a TikTok costruita sul protocollo AT di Bluesky.
Il Protocollo AT e la decentralizzazione dei social
Bluesky è stato originariamente avviato da Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter, con l’obiettivo di creare un social network decentralizzato e più aperto rispetto alle piattaforme tradizionali.
Il suo cuore tecnologico è il protocollo AT (Authenticated Transfer Protocol), una base che consente di creare applicazioni social interoperabili e garantisce agli utenti il pieno controllo sui propri dati e sulla portabilità degli account.
A differenza di ActivityPub, il protocollo che alimenta Mastodon e altre piattaforme federate, ATProto punta a una maggiore scalabilità e a un sistema più flessibile, capace di ospitare piattaforme con caratteristiche molto diverse tra loro.
In questo contesto, Cuban ha visto un’opportunità concreta per lo sviluppo di un TikTok decentralizzato, immune dal controllo di una singola azienda e con un modello di governance più aperto.

Mark Cuban vuole investire sul social decentralizzato
L’interesse di Mark Cuban per questa nuova piattaforma non è solo tecnologico, ma anche strategico.
L’imprenditore è da tempo un forte critico di Elon Musk, in particolare per la gestione di X (ex Twitter). Cuban ha attaccato Musk più volte su temi come moderazione dei contenuti, disinformazione e libertà di espressione, evidenziando i limiti di una piattaforma centralizzata guidata da un’unica figura dominante.
Con la sua idea alternativa a TikTok, Cuban ha lanciato una vera e propria chiamata diretta a sviluppatori e startup, dichiarando di voler investire con chiunque sia in grado di realizzare un prototipo funzionante di un’alternativa a TikTok basata sul protocollo AT.
Il messaggio è chiaro: costruire un social media video decentralizzato e resiliente alle influenze di singoli magnati.
Free Our Feeds e la crescita dell’ecosistema Bluesky
L’idea di Cuban si collega a un’altra iniziativa recente: il progetto Free Our Feeds, che mira a raccogliere 30 milioni di dollari nei prossimi tre anni per sviluppare e sostenere il protocollo AT e Bluesky.
L’obiettivo è evitare che le infrastrutture sociali restino nelle mani di pochi attori privati e garantire un web più aperto e democratico.
Nel frattempo, Bluesky ha annunciato lo sviluppo di Flashes, un’app pensata per la condivisione di foto e video brevi, che potrebbe rivelarsi il primo passo concreto verso un’alternativa a TikTok e Instagram.
Un futuro incerto, con nuove possibilità all’orizzonte
Mentre il destino di TikTok negli Stati Uniti resta incerto, la sua possibile uscita dal mercato ha già avviato un’ondata di innovazione e investimenti.
L’idea di Mark Cuban, unita all’espansione dell’ecosistema Bluesky, suggerisce che il futuro potrebbe essere più aperto e decentralizzato. Più di quanto si pensasse fino a poco tempo fa.
Se questa scommessa avrà successo, potremmo presto vedere una nuova generazione di piattaforme social che daranno agli utenti maggiore controllo e libertà, rompendo il dominio delle attuali big tech.
Il prossimo passo? Trovare chi sarà in grado di realizzare il TikTok decentralizzato che Cuban sogna di finanziare.
Ma, nonostante il grande obiettivo, dietro queste idee e queste alternative c’è sempre un grande magnate. Il profilo di Cuban, al di là delle posizioni politiche, potrebbe essere solo uno dei tanti miliardari tech che provano a realizzare la propria idea di piattaforma.
Non è una critica fine a sé stessa, ma una constatazione di fatto. A differenza di altri, Cuban prova (per ora solo nelle sue idee) a creare davvero qualcosa di diverso che rompa il paradigma attuale.
E per fare questo serve davvero una grande impresa.
Chi è Mark Cuban?

Mark Cuban è un imprenditore, investitore e personaggio televisivo statunitense nato il 31 luglio 1958 a Pittsburgh, Pennsylvania. Conosciuto per il suo approccio diretto e il suo fiuto per gli affari, è diventato una delle figure più influenti nel mondo della tecnologia, dello sport e dell’intrattenimento.
Dopo aver venduto la sua prima azienda di software, MicroSolutions, per 6 milioni di dollari, ha fondato Broadcast.com, una piattaforma di streaming audio e video che ha venduto a Yahoo! per 5,7 miliardi di dollari nel 1999, consolidando la sua fortuna.
Oltre a essere un imprenditore visionario nel mondo della tecnologia, Cuban è noto anche per essere il proprietario della squadra NBA Dallas Mavericks, che ha trasformato in una delle franchigie più vincenti della lega. La sua presenza come investitore nel programma televisivo Shark Tank lo ha reso ancora più popolare, permettendogli di investire in numerose startup innovative.