back to top

Arriva ChatGPT Search e cambia il modo fare ricerca online

ChatGPT Search di OpenAI finirà per cambiare il modo con cui fare ricerca online. La ricerca quindi si trasforma in un dialogo interattivo e personalizzato.

L’evoluzione dei motori di ricerca ha vissuto varie fasi. Dai primi tentativi negli anni ‘90 alla diffusione globale di Google, che ha ridefinito il concetto di rapidità e precisione nella ricerca di informazioni.

Sappiamo bene quanto la parola Google sia assolutamente legata, ormai, al concetto di ricerca. E sappiamo bene quanto la nostra vita sia associata, al tempo stesso, a Google.

Solo che tutto questo, nell’era dell’intelligenza artificiale, potrebbe cambiare. Completamente.

Cosa potrebbe succedere se non ci fosse più bisogno di digitare parole chiave generiche e scorrere pagine di risultati? Che è quello che ormai da decenni siamo abituati a fare?

Questo è il punto da cui partire per comprendere davvero la novità introdotta da OpenAI con ChatGPT Search. Una funzionalità – anche se è molto di più – che promette di rivoluzionare la nostra esperienza di ricerca online. L’aspetto interessante è l’introduzione del modello di interazione verso una vera e propria conversazione.

Ok, adesso diamo un’occhiata a ChatGPT Search, ai motori di ricerca basati su IA attualmente sul mercato. E poi cerchiamo di capire come l’uso dell’intelligenza artificiale nel search potrebbe trasformare l’intero ecosistema digitale.

Cos’è ChatGPT Search e come funziona

ChatGPT Search è una funzionalità lanciata da OpenAI, sviluppata per arricchire ChatGPT con l’accesso a dati aggiornati dal web.

Nel mese di maggio di quest’anno se ne era cominciato a parlare; per poi arrivare con l’annuncio definito a luglio, sempre di quest’anno. E ora, dopo settimane di uso sotto forma di test per alcuni utenti, arriva disponibile per gli utenti abbonati a Plus e per i Team.

Arriva ChatGPT Search e cambia il modo fare ricerca online

Attraverso questa integrazione, ChatGPT può effettuare ricerche in tempo reale; consultare siti affidabili per rispondere a domande che richiedono dati attuali, come aggiornamenti su notizie, cambiamenti di regolamenti, quotazioni di borsa; ricercare trend di costume e cultura.

Per gli utenti di ChatGPT, ciò significa non dover più affrontare risposte parziali o obsolete. Ma ricevere risposte contestualizzate e aggiornate.

ChatGPT Search è attualmente accessibile agli utenti con abbonamento Plus e Team. Ma OpenAI ha annunciato che presto sarà disponibile anche per gli utenti Enterprise e Edu. Nei prossimi mesi ci sarà una estensione verso il pubblico più ampio. Quindi sarà disponibile per tutti.

Chat GPT Search, attivazione automatica o manuale

L’accesso a ChatGPT Search è semplice. Quando una domanda richiede informazioni aggiornate, l’IA attiva automaticamente la funzionalità di ricerca web, consultando i risultati più recenti.

In ogni caso, si può sempre avviare manualmente una ricerca utilizzando l’icona dedicata. Questo permette di avere un controllo diretto sulla ricerca di informazioni, che possono poi essere verificate tramite i link alle fonti incluse nelle risposte.

La trasparenza come elemento cruciale

Per OpenAI, un elemento cruciale di ChatGPT Search è la trasparenza. Ogni risposta che sfrutta le ricerche online include citazioni delle fonti. E meno male.

In questo modo, l’utente ha modo di verificare la qualità e la veridicità delle informazioni, rendendo ChatGPT Search un’esperienza diversa rispetto ai motori di ricerca tradizionali. Sempre dal punto di vista della modalità di conversazione.

L’estensione Chrome che sostituisce l’uso di Google

Vi è poi un’altra particolarità che potrebbe avere una grande presa.

Come sapete, una volta impostato Google come motore di ricerca di base, qualsiasi cosa scriverete nello spazio dedicato all’url (dove si scrive l’indirizzo di una pagina all’interno del browser) automaticamente viene ricercata all’interno del motore più usato al mondo.

Insieme al lancio di ChatGPT Search, OpenAI ha lanciato anche una estensione per Chrome. Questa permette di impostare ChatGPT come motore di ricerca di base.

Quindi ogni qualvolta scriverete una parola, una frase o una combinazione di parole; oppure, ogni volta che effettuerete una ricerca online premendo il tasto destro del vostro mouse, ecco che si aprirà una finestra di ChatGPT Search fornendovi tutte le informazioni richieste.

Una funzionalità che Sam Altman, CEO di OpenAI sta promuovendo molto in queste ore. E visti gli effetti che questo potrebbe portare lo fa di buon diritto.

Da provare, anche se non a tutti piacerà. L’impatto, da questo punto di vista, è notevole.

Primo piano di una barra di ricerca con il testo "Message ChatGPT" e un cursore di immissione testo lampeggiante. In basso, viene mostrata un'icona a forma di globo con "Cerca" e un cursore che passa sopra il pulsante di ricerca. È visibile anche un'icona a forma di graffetta.
Come appare ChatGPT Search

I motori di ricerca attuali che sfruttano l’IA

Come detto in apertura, il mondo della ricerca online, nell’era della IA, potrebbe cambiare radicalmente. E in parte già lo è.

Infatti, ChatGPT Search rappresenta un salto qualitativo notevole, ma non è la prima tecnologia di search basata su IA.

Diversi motori di ricerca hanno già introdotto sistemi di intelligenza artificiale. Per migliorare la qualità delle risposte e offrire un’esperienza personalizzata.

  • Google Search con Bard (ora noto come Gemini): Google ha aggiunto funzionalità di IA per potenziare i risultati di ricerca e renderli più intuitivi, attraverso la comprensione semantica delle query e la contestualizzazione dei risultati. L’obiettivo è fornire risposte dirette anziché una lista di link, accorciando i tempi di ricerca e rendendo l’esperienza di search più dinamica.
  • Bing con ChatGPT integrato: Microsoft ha integrato ChatGPT direttamente nel suo motore di ricerca Bing. La sinergia tra la capacità di ricerca di Bing e le capacità di conversazione di ChatGPT ha creato un modello in cui le risposte sono generate dinamicamente e possono essere esplorate in modo più conversazionale.
  • You.com: un motore di ricerca creato con una base di IA che permette una ricerca modulare. You.com utilizza algoritmi per personalizzare i risultati e consente all’utente di definire il tipo di fonti da cui desidera ricevere informazioni, trasformando la search in un’esperienza altamente personalizzabile.
  • Perplexity AI: considerato uno dei primi motori di ricerca basati su IA con un’interfaccia conversazionale, Perplexity AI offre risposte dirette e contestualizzate, citando le fonti per trasparenza. Con una struttura basata su modelli linguistici avanzati, Perplexity AI punta a rendere l’interazione intuitiva e affidabile, aiutando l’utente a trovare informazioni in modo efficiente senza bisogno di approfondimenti esterni.

La Rivoluzione della ricerca online: l’IA e il search interattivo

Con l’introduzione di ChatGPT Search e tecnologie simili, stiamo assistendo a un cambiamento che va oltre il semplice aggiornamento tecnologico.

I motori di ricerca tradizionali ci hanno abituati a pensare in termini di parole chiave. Ma l’IA ci permette di andare oltre, arrivando a una modalità di dialogo naturale e continuativo con il modello.

Per esempio, mentre i motori di ricerca tradizionali richiedono di formulare domande precise per ottenere risposte rilevanti, ChatGPT Search e gli altri modelli basati su IA comprendono la complessità delle domande, rispondendo con maggiore empatia e capacità di contestualizzazione.

In pratica, se in passato era l’utente a doversi adattare al motore di ricerca, oggi accade il contrario: è il sistema di IA che si adatta all’utente, costruendo risposte su misura in base al contesto e alla conversazione.

Come la ricerca online su IA cambia il futuro

Una delle caratteristiche più evidenti di un sistema come ChatGPT Search è la possibilità di avere risposte complete e dettagliate, abbattendo le barriere tra ricerca e risposta. Non si tratta solo di una ricerca più veloce, ma di un vero e proprio cambiamento del modo in cui interagiamo con l’informazione.

L’utente si trova a leggere una risposta unica e coerente, invece di frammenti di dati. L’esperienza è più immediata e naturale, quasi fosse una conversazione con qualcuno – che ne sa – che risponde alle nostre domande.

Con un’interazione basata su IA, il motore di ricerca diventa una sorta di assistente. Sì, un partner che sa anticipare le necessità, proponendo una nuova forma di apprendimento e informazione.

Inoltre, la possibilità di eseguire ricerche su più livelli e di citare le fonti introduce una maggiore trasparenza. E anche un senso di fiducia più alto. La possibilità di approfondire temi in modo più completo e verificabile, riducendo la disinformazione.

Se prima una richiesta da parte del bot GPT appariva non del tutto corretta e poco legata alla realtà, con la modalità search all’interno della conversazione tutto questo può essere verificato immediatamente. Sempre restando all’interno della conversazione aperta.

Un aspetto, questo, non di poco conto.

In conclusione

ChatGPT Search rappresenta senza dubbio un passo avanti significativo nella storia del search online. Non solo cambia il modo in cui riceviamo informazioni, ma rivoluziona anche le aspettative degli utenti, avvicinandoci a un futuro in cui la ricerca assomiglia sempre di più ad un dialogo.

Anche se siamo solo agli inizi, possiamo immaginare che questa nuova forma di interazione diventerà rapidamente lo standard, con un impatto simile a quello che l’introduzione di Google ebbe negli anni Duemila.

Per chi è meno esperto, ChatGPT Search e gli altri strumenti di IA promettono una ricerca più intuitiva e accessibile; mentre per chi è già abituato a utilizzare motori avanzati, queste novità aprono a possibilità di apprendimento e informazione mai viste prima.

Il futuro della ricerca online è in continua evoluzione e, con ChatGPT Search, questo futuro sembra ancora più vicino.

avatar dell'autore
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Meta pronta a sviluppare il suo motore di ricerca basato su IA

Meta sviluppa un motore di ricerca IA innovativo per Facebook, Instagram e WhatsApp, offrendo ricerca integrata e personalizzata.

Arte e Intelligenza artificiale, il rapporto tra le reti GAN e la creatività

L’intelligenza artificiale attraverso le reti GAN è ormai una realtà anche nell’arte. Dobbiamo considerarla un ostacolo o uno strumento per l’artista?

X cederà i contenuti degli utenti alla IA senza possibilità di scelta

I nuovi Termini di Uso di X permettono l'uso dei contenuti degli utenti per l'IA senza possibilità di scelta. Suscitando preoccupazioni.

Capire l’algoritmo di Threads, le indicazioni da parte di Meta

Threads continua la sua evoluzione, non senza intoppi. Scopriamo di più sul suo algoritmo con le considerazioni di Emily Dalton Smith di Meta.