Gli utenti attivi, al mese, su Threads sono 175 milioni. L’annuncio lo ha fatto Mark Zuckerberg proprio sulla piattaforma di Meta lanciata esattamente un anno fa. Un successo o ci si aspettava qualcosa di più?
Esattamente ad un anno dal suo lancio, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, annuncia che su Threads gli utenti attivi mensili sono 175 milioni. Un dato interessante, senza dubbio, e molto atteso.
Come si può interpretare questo risultato? Come un successo o come un insuccesso?
Intanto diciamo che questo risultato è frutto anche dell’arrivo di Threads in UE, avvenuto lo scorso dicembre. Quindi un incremento c’è stato.
E, soprattutto, si tratta ancora di un dato che è frutto del traino di Instagram. Senza il quale, forse, o probabilmente, questi dati non ci sarebbero stati ancora.
Threads, dopo un anno ci si aspettava di più
Forse ci si aspettava qualcosa di più. Soprattutto dopo la partenza a razzo, è il caso di dire. Ricorderete tutti che Threads in pochi giorni raggiunse i 100 milioni di utenti, graie anche al fatto di accedere alla piattaforma usando Instagram.
Solo che subito dopo la crescita si arrestò bruscamente. Nel giro di poche settimane cominciò già a perdere il suo fascino.
A dicembre dello scorso anno gli utenti erano circa 130 milioni. E oggi si scopre che, a distanza di 6 mesi, l’app è cresciuta di altri 45 milioni di utenti.
Threads è stata lanciata da Meta con un obiettivo molto chiaro. E cioè quello di provare a dare una nuova casa ai tanti utenti che, da ottobre 2022 con l’inizio dell’era Elon Musk, abbandonavano Twitter.
Threads, il sorpasso su X non c’è stato
Ora, se guardiamo questo dato in relazione a questo obiettivo, allora possiamo dire che in effetti il sorpasso su X (come si chiama oggi) non c’è stato. Anche se non si conoscono dati certi, e anche se la narrazione che fa Musk e il suo entourage appare esagerata (si narra di 600 milioni di utenti), di certo l’obiettivo di porsi come alternativa, numerica, a quella piattaforma, non è stato raggiunto.
E forse non lo sarà ancora per molto tempo.
Questo perché Threads si pone come una piattaforma, fatta di parole, dove non c’è spazio per la politica e per le notizie. Si tratta di un intento chiarito più volte da Adam Mosseri, il capo di Instagram.
Meta sta abbandonando le news
Ed è un intento messo in atto anche da Meta. Non è un caso che l’azienda di Zuckerberg sta progressivamente abbandonando il mondo delle notizie dando più spazio agli aggiornamenti personali.
Anche Facebook non va più visto come un luogo di condivisione di notizie. La stessa azienda sta adottando iniziative che allontana le sue piattaforme da ciò che per lungo tempo è stato invece redditizio.
Ed era redditizio anche per Twitter, che sulle notizie ha costruito tutta la propria esistenza.
Ma Threads, per bocca di Mosseri, spiega che la decisione di non considerare la politica e le notizie al centro della piattaforma è per preservare la salute della piattaforme stessa. Per preservare conversazioni sane all’interno di Threads.
Vero. Su questo Twitter ha pagato un duro prezzo, non riuscendo ad monitorare e a controllare con una struttura forte.
Mosseri punta sulle celebrities
Mosseri vuole puntare quindi sulle celebrities, sugli influencer. Sono questi gli ambiti che riguarderanno le news che gli utenti condivideranno. Supportati dall’algoritmo. E forse neanche questo basta.
Ad aprile c’è stato il grande arrivo di Taylor Swift, che è approdata su Threads per lanciare il nuovo album. Tante energie per cercare di attrarre l’attenzione degli utenti. Solo che da aprile l’account della star planetaria, con 10 milioni di follower, non condivide più nulla.
Meno attenzione alla politica nell’anno delle elezioni presidenziali Usa rischia di frenare la crescita delle conversazioni. Pur riconoscendo che il rischio che tutto diventi difficile da gestire esiste.
Comunque sia, Threads ha superato l’anno di vita ed è già un grande risultato per Meta. Specie dopo i diversi progetti che non sono riusciti a proseguire la loro strada.
Rumors danno per certo l’approdo degli annunci pubblicitari su Threads all’inizio del prossimo anno. E questo sarebbe un bel banco di prova.
Vedremo come Threads supererà questi messi che ci dividono dalle elezioni presidenziali. E se qualcosa cambierà in corsa.