Le trasformazioni su X, quella che prima era Twitter, continuano. Presto i Like saranno privati per tutti gli utenti; al momento lo sono solo per gli utenti Premium. E, in tutto questo, cambiano le regole rispetto alla condivisione di contenuti pornografici.
Le trasformazioni della piattaforma che una volta si chiamava Twitter, e oggi si chiama X, proseguono ormai senza sosta. Questa di cui stiamo per parlare si presta a più di una considerazione. Di base, si tratta di una funzionalità che interessa in maniera diretta il nuovo proprietario Elon Musk. E questo è un dato, neanche tanto celato.
Iniziamo col dire che si tratta di una funzionalità che è già presente tra le opzioni per gli utenti abbonati Premium. E che presto sarà disponibile per tutti.
Si tratta della possibilità di rendere i “Like” privati, quindi non più visibili.
X e i like privati
Parliamo di quei contenuti a cui spesso mettiamo “Like” e che possono, in alcuni casi, essere lontani da ciò che ci interessa abitualmente, al punto da suscitare perplessità e critiche, anche feroci.
A dare conferma di questa nuova modifica è l’ingegnere di X, Haofei, in un post: “Sì, stiamo rendendo i ‘Mi piace’ privati.
I ‘Mi piace’ pubblici stanno incentivando un comportamento sbagliato. Ad esempio, molte persone si sentono scoraggiate dal mettere ‘like’ a contenuti che potrebbero essere ‘taglienti’ per paura di ritorsioni da parte dei troll o per proteggere la propria immagine pubblica.
Presto potrai mettere ‘Like’ senza preoccuparti di chi potrebbe vederlo. Ti ricordiamo inoltre che più post ti piacciono, migliore sarà il tuo algoritmo ‘Per te’.”
Per X la privacy è al centro di tutto
Quindi questa modifica è parte di un’operazione di X che mette al centro la privacy degli utenti, garantendo la sicurezza di potersi muovere sulla piattaforma senza dover subire ritorsioni, che possono derivare dai contenuti apprezzati.
Di questa modifica si è parlato dopo che era stata scoperta sull’app iOS. E presto sarà disponibile per tutti gli utenti, quindi non solo per gli utenti abbonati.
Cosa comporta rendere i Like privati
Nel tentativo di chiarire meglio cosa comporterà questa modifica, sull’argomento è intervenuto anche Enrique Barragan, ingegnere di X, il quale ha chiarito che:
- si potrà vedere a chi sono piaciuti i propri post;
- si potrà vedere il numero di “Like” per tutti i post/risposte/commenti;
- non si vedranno le persone a cui è piaciuto il post di qualcun altro;
- scomparirà la scheda “Mi piace” degli altri sul loro profilo.
La sezione “Mi piace” sul proprio profilo ci sarà ancora, ma in alto apparirà una scritta: “I tuoi Mi piace sono privati. Solo tu puoi vederli”. Quindi, come ricordato prima, non sarà più visibile la sezione “Mi piace” all’interno dei profili altrui.
Sono tantissimi i casi in cui i “Like” hanno destato stupore e perplessità.
X e alcuni casi di “Mi piace” ad insaputa
Negli USA, a questo proposito, si ricorda il caso del senatore Ted Cruz che mise “Mi piace” su un video pornografico. In quel caso, il senatore disse che era stato uno dei suoi collaboratori.
Anche Samuel L. Jackson fu sorpreso ad apprezzare video pornografici. Ammi poi tutti una volta che i suoi follower lo avvertirono che i suoi “Like” erano pubblici.
E anche lo stesso Musk è stato “sorpreso”. Infatti, il proprietario di X nel 2022 mise “like” a un tweet (allora si potevano chiamare ancora così) ostinatamente transfobico.
Ora, chiunque si è trovato, in molte situazioni, nella condizione di limitare una sua azione rispetto a un contenuto. Sarà capitato almeno una volta, anche solo per evitare di accendere polemiche o discussioni che, purtroppo, spesso finiscono per aumentare le distanze.
Ma se davvero qualcuno ha bisogno di sentirsi al riparo con una funzionalità del genere, allora, forse, X non è la piattaforma giusta. O, comunque, non è questo il modo di usare questi strumenti.
Un’altra considerazione da fare è che questa funzionalità rischia di invalidare lo stesso utilizzo della piattaforma.
X, i Like e le conseguenze sull’algoritmo
Non dobbiamo mai dimenticare che l’algoritmo enfatizza anche i contenuti sui quali mettiamo il nostro “like”. Di conseguenza, la sezione “Per te” presenterà contenuti che ci piacciono man mano che aumenta la nostra reazione verso quel tipo di contenuti.
Se si è alla ricerca di un modo per mettersi al riparo e sentirsi liberi di mettere “like” su contenuti che possono intaccare anche la vostra reputazione, sappiate che poi tutta la vostra timeline sarà piena proprio di quei contenuti.
Questo per mettere le cose in chiaro.
X, nuove regole per la condivisione di contenuti pornografici
E a proposito di questo tema, c’è da rilevare che da poco X permette di pubblicare contenuti per adulti, a “condizione che siano adeguatamente etichettati e non visualizzati in maniera chiara”.
Secondo le nuove regole di X, gli utenti potranno creare e distribuire materiale relativo a temi sessuali purché sia prodotto e distribuito consensualmente.
Secondo X, è contenuto per adulti:
“qualsiasi materiale prodotto e distribuito consensualmente che raffigura nudità o comportamenti sessuali di adulti che siano pornografici o destinati a provocare eccitazione sessuale. Ciò vale anche per contenuti generati dall’intelligenza artificiale, fotografici o animati come cartoni animati, hentai o anime. Gli esempi includono raffigurazioni di:
nudità totale o parziale, compresi primi piani di genitali, glutei o seni;
comportamento sessuale esplicito o implicito o atti simulati come rapporti sessuali e altri atti sessuali“.
Tutto questo nonostante le crescenti preoccupazioni riguardo al proliferare di contenuti pornografici sulla piattaforma.
Contenuti per adulti destinati ad aumentare
Secondo Reuters, nel 2022 i contenuti a sfondo sessuale sulla piattaforma rappresentavano il 22%. Adesso la percentuale è sicuramente più alta. E, di fronte alle nuove regole, c’è da attendersi che crescerà ancora.
Ricorderete tutti quando, ad ottobre 2023, l’Australia multò X per non aver fornito informazioni sui contenuti pedopornografici. Più o meno in quello stesso periodo, l’India notificò a diversi social media, incluso X, di rimuovere materiale pedopornografico dalle loro piattaforme.
Ah, bei tempi quelli in cui al posto del cuore c’era la stella e “stellinare” era sinonimo di segnalibro. Un modo per dire “me lo segno per leggerlo più avanti”. Quello era il vero valore di quell’azione.
Dimenticavo, il prossimo passaggio è quello di mandare in soffitta i conteggi delle interazioni.