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ETF e Bitcoin: gli effetti e il caso del falso post della SEC

C’è molta attesa sulla decisione della SEC sugli ETF legati al Bitcoin. Decisione che potrebbe influenzare il mercato finanziario. In aggiunta a questo, c’è l’episodio del post non autorizzato su X. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

In questi giorni si parla molto di ETF e Bitcoin, in relazione alla decisione che la SEC degli Stati Uniti, l’equivalente della nostra Consob, che potrebbe prendere nella giornata di oggi. Una decisione che potrebbe cambiare lo scenario finanziario e creare un legame diretto tra valuta tradizionale e valuta elettronica.

Una decisione che potrebbe avere effetti su tutte le altre valute elettroniche, non solo per i Bitcoin. Ecco perché se ne parla molto.

Di seguito cercheremo di capire il significato di questa importante decisione. Partendo dal definire cosa si intende per ETF, cosa è il Bitcoin e cosa è successo nelle ultime ore a proposito di un post pubblicato senza autorizzazione che ha generato non poche polemiche tra la SEC e la piattaforma di Elon Musk.

Allora, la notizia, come dicevamo prima, è che la U.S. Securities and Exchange Commission (SEC) possa approvare gli ETF legati al Bitcoin a breve. Questa aspettativa, vista la rilevanza di questa decisione, ha portato a un aumento significativo del prezzo del Bitcoin, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi 21 mesi.

ETF bitcoin effetti e la decisione SEC franzrusso.it

Che Cos’è un ETF

Come anticipato, cerchiamo di capirne di più, con un minimo di approfondimento attraverso tutte queste sigle.

Un ETF (Exchange-Traded Funds) è un tipo di fondo di investimento che replica l’andamento di un indice, un bene, un paniere di asset o una strategia di investimento. A differenza dei fondi comuni di investimento, gli ETF sono negoziabili in borsa come le azioni.

Gli ETF offrono ai piccoli e grandi investitori un modo relativamente semplice e meno costoso per diversificare il loro portafoglio.

Per intenderci meglio, gli ETF sono come dei cestini di investimento. Immaginiamo di avere un cestino in cui puoi mettere diversi tipi di frutta (azioni, obbligazioni, ecc.). Questo cestino può essere poi acquistato o venduto, offrendo una varietà di frutti invece di dover comprare ogni frutto separatamente.

Bitcoin e Criptovalute

Non ci sarebbe bisogno di specificare molto, essendo la criptovaluta più nota, ma resta sempre utile un breve recap.

Il Bitcoin è la prima e più nota criptovaluta, lanciata nel 2009. È una valuta digitale decentralizzata che utilizza la tecnologia blockchain per garantire transazioni sicure e anonime. Negli ultimi anni, il Bitcoin è diventato un asset di investimento popolare, sebbene rimanga sempre molto volatile.

Anche in questo caso, procediamo ad una spiegazione di base dei Bitcoin.

Il Bitcoin, lo sappiamo bene, è come il denaro elettronico. Invece di usare banconote o monete fisiche, si utilizza una versione digitale che può essere scambiata online.

È come inviare un messaggio e-mail invece di una lettera cartacea.

Visto che ci siamo, spieghiamo in maniera semplice anche la blockchain.

La blockchain è un registro digitale che tiene traccia di tutte le transazioni di Bitcoin. È come un libro mastro che registra ogni movimento di denaro, ma in forma digitale e molto sicura.

ETF legati al Bitcoin

Cosa significa quindi tutta questa vicenda tra ETF e Bitcoin?

Gli ETF legati al Bitcoin sono fondi che mirano a tracciare il prezzo del Bitcoin e offrono agli investitori un modo per partecipare all’andamento di questa criptovaluta senza possederla direttamente.

Questo elimina la necessità di gestire wallet digitali e la complessità della sicurezza delle criptovalute.

Investire in ETF su Bitcoin potrebbe essere un modo per diversificare i risparmi, aggiungendo un tipo di investimento che non è strettamente legato all’andamento di azioni e obbligazioni tradizionali.

L’approvazione degli ETF legati al Bitcoin potrebbe portare a un significativo afflusso di capitali nel mercato delle criptovalute.

Ad esempio, la Standard Chartered Bank stima che potrebbero esserci tra i 50 e i 100 miliardi di dollari di investimenti in ETF su Bitcoin nel corso dell’anno​.

E poi, la febbre degli ETF su Bitcoin ha influenzato anche altre criptovalute.

Per esempio, Ethereum (ETH) ha subito un calo rispetto al Bitcoin, raggiungendo il livello più basso in 32 mesi.

La decisione della SEC su ETF e Bitcoin

Evidentemente, come abbiamo brevemente visto, c’è molta attesa attorno a questa decisione. BlackRock, il più grande gestore di asset al mondo, si aspetta che la SEC approvi la loro domanda per un ETF su Bitcoin il 10 gennaio 2024, cioè oggi​​. La data di oggi è quindi vista come un momento chiave per tutto il settore.

Diverse importanti società di gestione degli investimenti, tra cui la già citata BlackRock, Fidelity e WisdomTree, hanno presentato domande per lanciare ETF legati al Bitcoin​​, segnalando un crescente interesse istituzionale verso questa classe di asset.

Ovviamente, l’attesa decisione ha generato volatilità nel mercato, con il prezzo del Bitcoin che ha oscillato sensibilmente in risposta alle notizie e alle speculazioni.

Brevemente, riassumiamo cosa potrebbe succedere dal punto di vista dei benefici e dei rischi che questa decisione potrebbe comportare.

Benefici degli ETF su Bitcoin

Accessibilità: gli ETF su Bitcoin consentono agli investitori tradizionali di accedere ai mercati delle criptovalute attraverso piattaforme e broker conosciuti.

Semplicità: gli ETF eliminano la necessità di gestire la custodia del Bitcoin, un processo che può essere complesso e rischioso.

Diversificazione: per gli investitori che cercano di diversificare i loro portafogli, gli ETF su Bitcoin offrono un’esposizione a un nuovo tipo di asset.

Considerazioni e Rischi

Volatilità: il Bitcoin è noto per la sua alta volatilità, che si riflette anche negli ETF correlati.

Regolamentazione: il contesto normativo degli ETF su Bitcoin varia in base al paese, e le future regolamentazioni possono influenzare il mercato.

Evoluzione del Mercato: il mercato delle criptovalute è in rapida evoluzione, il che può comportare rischi aggiuntivi e imprevedibilità.

Ma non è tutto, perché quando in Italia era già sera inoltrata, si è verificato un episodio che ci dà la misura di quanto sia attesa questa decisione.

E parliamo del post pubblicato senza autorizzazione sull’account X della SEC.

Il 9 gennaio 2024, ieri, l’account X della U.S. Securities and Exchange Commission (SEC) è stato compromesso, che ha comportato la condivisione di un post (quello che prima si chiamava tweet) non autorizzato riguardante gli ETF (Exchange-Traded Funds) legati al Bitcoin​​.

Il falso post della SEC su X

Il post, rimasto online per circa 30 minuti prima di essere eliminato, annunciava, in maniera falsa, l’approvazione da parte della SEC degli ETF su Bitcoin per la quotazione in tutte le borse nazionali registrate negli Stati Uniti​​.

La pubblicazione di questo falso annuncio ha causato un picco temporaneo nel prezzo del Bitcoin, che è salito vicino ai 48.000 dollari prima di scendere nuovamente a circa 45.700 dollari​​.

La sicurezza dell’account è stata messa in discussione, soprattutto perché non era stata attivata l’autenticazione a due fattori al momento del compromesso​​. Infatti, l’account Safety di X ha comunicato, dopo la fine delle indagini preliminari su ciò che è potuto accadere, che l’account della SEC era stato compromesso, invitando ad adottare l’autenticazione a due fattori.

In seguito a questo episodio, vi è stata una certa preoccupazione che l’approvazione degli ETF su Bitcoin potesse essere ritardata o negata a causa di questo episodio, anche se alcuni esperti del settore hanno espresso dubbi che l’incidente potesse influenzare l’imminente decisione.

In conclusione, gli ETF su Bitcoin rappresentano un ponte significativo tra il mondo finanziario tradizionale e quello delle criptovalute.

Come abbiamo visto, questa decisione potrebbe offrire vantaggi in termini di accessibilità e semplicità. Ma come ogni investimento, comporta dei rischi, soprattutto a causa della volatilità intrinseca del Bitcoin e delle incertezze normative. Vedremo cosa succederà rispetto all’annuncio di questa decisione.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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