Secondo quanto riporta il WSJ, confermando i rumors di un mese fa del NYT, Meta sta considerando l’introduzione di abbonamenti a pagamento su Facebook e Instagram per eliminare la pubblicità personalizzata. E si parla di tariffe per desktop e dispositivi mobili.
Esattamente un mese fa, in New York Times riferiva della possibilità che Meta potesse pensare di introdurre delle forme a pagamento, per Facebook e Instagram, in modo da non vedere più annunci pubblicitari. A distanza di quattro settimane, quello che poteva sembrare uno dei tanti rumor che affollano il mondo tech e delle aziende social media in realtà sembra essere vero.
A confermarlo è l’altro grande giornale di New York, il Wall Street Journal che con una notizia esclusiva fa sapere che, di fatto, Meta sta pensando seriamente di introdurre forme a pagamento senza pubblicità.
E si parla anche di tariffe, a conferma che si tratta di qualcosa di più di una semplice voce di corridoio.
Se fosse così, e non ci sono motivi per non credere che sia così, anche se Meta non ha commentato queste notizie in via ufficiale, ma ha comunque confermato l’intenzione di trovare soluzioni nel rispetto delle normative vigenti, si tratterebbe di un passaggio storico per l’azienda di Mark Zuckerberg.
Meta pronta ad adottare soluzioni a pagamento per Facebook e Instagram
Per essere più chiari, Meta è pronta ad adottare soluzioni a pagamento per le piattaforme social media di sua proprietà per ovviare alla limitazione di visualizzazione degli annunci pubblicitari personalizzati, senza il previo consenso degli utenti, come previsto dalle regole UE.
In questa ottica, riporta sempre il WSJ, funzionari di Meta nel mese di settembre hanno tenuto diverse riunioni con i regolatori della privacy a Dublino e con i funzionari europei della concorrenza digitale. Il piano è stato condiviso anche con altri regolatori della privacy dell’UE che non hanno fatto mancare il loro contributo.
Si parla quindi di fatti concreti.
Meta ha comunicato ai regolatori, con cui ha avuto gli incontri, che spera di implementare il piano, che si chiama SNA (subscription no ads), abbonamento senza annunci – nei prossimi mesi per gli utenti europei.
Questa formula, come dicevamo prima, darebbe agli utenti la possibilità di scegliere se continuare ad accedere a Instagram e Facebook gratuitamente con annunci personalizzati o pagare per avere la versione senza annunci.
Da quello che si sa, per come lo riporta sempre il WSJ, il piano comunicato da Meta ai regolatori prevede di addebitare agli utenti circa 10 euro al mese su desktop per un account Facebook o Instagram, e circa € 6 per ogni account aggiuntivo collegato.
Sui dispositivi mobili il prezzo salirebbe a circa 13 euro al mese, perché Meta terrebbe conto delle commissioni addebitate dagli app store di Apple e Google sui pagamenti in-app.
Al momento non è chiaro però se questo sarà il piano definitivo oppure se la Commissione UE riterrà di intervenire sui costi. Un tema è proprio quello di non rendere l’accesso alla piattaforma troppo costoso.
Meta con gli abbonamenti abbandona il suo modello di business
E, per spiegare meglio il perché questo passaggio prefigura comunque una tappa storica per Meta, l’azienda di Zuckerberg per la prima volta di discosta da quello che è sempre stato il suo modello di business, abbracciando la formula a pagamento.
La formula che ha sempre adottato Meta è quella della piattaforma accessibile da tutti gli utenti, sorretta dalla pubblicità. Con questo piano, Meta cambia il suo modello, adottando la formula degli abbonamenti a pagamento che potrebbero incidere in maniera significativa sui ricavi totali.
In attesa di capire come evolverà il piano degli abbonamenti a pagamento di Meta, c’è da dire che comunque l’azienda di Zuckerberg già a inizio di questo anno ha dato il via ad una formula molto simile che è quella legata all’ottenimento alla spunta blu, con tariffe molto vicine a quelle citate in questo articolo.
In ogni caso, questo di Meta va registrato come un nuovo passo dei social media verso formule a pagamento, già adottate da Snapchat e da X. Anzi, per quanto riguarda la piattaforma di Elon Musk, l’idea sarebbe quella di renderla a pagamento per tutti.
Finisce quindi l’era delle piattaforme gratuite, ricorderete la frase “Se il prodotto è gratis, allora il prodotto sei tu” che diventerà sempre meno attuale. La frase, nel tempo attribuita a diverse persone, trova origine nel blog di Andre Lewis che scrisse così, nel 2012: “Se non lo stai pagando non sei il cliente, sei il prodotto venduto“.