Dalla ripartenza, i ritmi per le aziende sono sempre più sostenuti. Consideriamo ancora poco quale sia impatto di robotica e stampa 3D, racchiuse all’interno dell’Additive Manufacturing, abbiano anche sul time to market e, di conseguenza, sulle nostre vite.
Gli ultimi due anni hanno sicuramente segnato la nostra storia recente, lo abbiamo raccontato già diverse volte qui sul nostro blog. E adesso in una fase di ripresa e ripartenza, tutto riprende a ritmi sostenuti, come se ci fosse la corsa a recuperare il tempo perduto. E per “tutto”, si intende davvero tutto. Per rendersene conto, di questa che può sembrare una esagerazione, basta guardare i tempi di consegna di un qualsiasi prodotto acquistato online o in store. I tempi di consegna si sono dilatati, portando con sé tutta una serie di problematiche che si spera di poter risolvere in maniera definitiva (si spera).
Guardando bene dentro le cose, e spesso ci dimentichiamo di farlo, possiamo renderci conto che in questa fase di ripresa a ritmi sostenuti esistono delle soluzioni che, sebbene solo in apparenza sono anni luce distanti dal nostro quotidiano, in realtà hanno un grande impatto sulle nostre vite, a cui facevamo riferimento prima.
Ora, guardando il titolo di questo articolo, e leggendo fino a questo punto, vi starete chiedendo “ma cosa c’entra tutto questo con la Robotica, la stampa 3D, il time to market?“. La risposta è semplice: c’entra eccome!
Le soluzioni appena accennate sono proprio quelle che tante aziende stanno adottando in questa fase, caratterizzata da mercati in fibrillazione, con le complicazioni del conflitto in Ucraina e del tema energetico, hanno come comune denominatore l’impiego di robot e stampa 3D a sostegno della produzione per la riduzione del time to market, ossia velocizzare la produzione per soddisfare una domanda crescente e sostenuta, e l’impiego della stampa 3D per la costruzione di componenti di macchine per evitare che la stessa produzione possa riscontare problemi.
Si tratta di soluzioni che in questa fase trovano riscontro in ogni ambito, specialmente nel retail. Se c’è una lezione che le aziende hanno imparato in questi anni è che il processo di digitalizzazione degli impianti deve andare avanti in maniera spedita, abbracciando, appunto, robotica e stampa 3D, quella branca della tecnologia che viene definita Additive Manufacturing. In questo modo le aziende, in una fase di iper-connessione come questa, ce ne parlava proprio qui su InTime Blog Roberto Rizzo, fondatore e presidente di SolidWorld Group S.p.A., gruppo italiano leader del settore, sempre più di respiro internazionale.
E questo è un mondo che sta apportando innumerevoli innovazioni, per cercare di rispondere alle esigenze delle aziende, in questo particolare momento storico.
E le innovazioni si concentrano, per lo più, sul miglioramento della tracciabilità del prodotto, sull’efficienza energetica e sulla riduzione dell’impatto ambientale, integrando la progettazione del prodotto e gli aspetti di produzione per ridurre, il sempre più citato, il time-to-market.
Le aree di interesse della ricerca includono prototipazione rapida (Additive Manufacturing), leggerezza (unione multimateriale, produzione di plastica e metalli, produzione di compositi a base di fibra di carbonio), robotica intelligente (robot agili, robot di consumo, robotica a sciame, cobot), monitoraggio e controllo (controllo wireless delle reti, interfaccia uomo-macchina) e simulazione e modellazione (software di progettazione e simulazione).
Senza dimenticare, appunto, stampa 3D, sensori e reti wireless, tecnologia dell’informazione e della comunicazione, produzione di compositi, produzione digitale, micro e nano-produzione, laser, software avanzato e tecniche di stampa.
Tutto questo, lo abbiamo in realtà sintetizzato per dare uno spaccato di quello che stiamo trattando, è alla base di ciò a cui Rizzo faceva riferimento, e cioè la Fabbrica 4.0, l’azienda connessa tecnologica, digitalizzata che abbraccia la robotica e le tecnologie annesse per migliorare la sua produzione e il suo business in generale.
Per fare un esempio di utilizzo della robotica, molto vicino a noi, per gestire meglio la produzione o anche la distribuzione, nel mese di novembre 2022 Amazon ha presentato “Sparrow”, il warehouse robot che aiuterà i lavoratori negli stabilimenti a rendere l’ambiente di lavoro più efficiente e sicuro. Pensate alla crescita esponenziale di spedizione di prodotti Amazon e come questo possa tornare utile per gestire i carichi di lavoro, in sicurezza.
Giusto per definire meglio il ruolo della stampa 3D, all’interno del settore dell’Additive Manufacturing, in questa fase, pensate a cosa possa comportare la produzione personalizzata di pezzi all’interno di un processo produttivo. La stampa di pezzi di ricambio o anche proprio di pezzi completi, comporta: riduzione di costi, i costi di produzione sono bassi con l’eliminazione della produzione di scarti; time to market, la fase di ideazione e progetto, e quella di commercializzazione.
Per dare qualche numero, e per rendere chiara la dimensione dei mercati, Mordor Intelligence ha stimato che il mercato della stampa 3D e quindi dell’Additive Manufacturing è destinato a oltre 63 miliardi dollari entro il 2026. Il mercato dei cosiddetti robot collaborativi (corobot), secondo le stime di Future Market Insights, entro il 2033 dovrebbe raggiungere il valore di 20,5 miliardi di dollari, mentre il mercato della Robotica e Automazione è stimato a 67,48 miliardi di dollari entro il 2032 con una crescita media del 13,8%.
Esempi di impiego dell’Additive Manufacturing sono oggi tanti, ma volendo fare una stima, possiamo certamente citare:
- Produzione di dispositivi medici: la stampa 3D impiegata per sviluppare prodotti come gli impianti dentali. Inoltre, è possibile realizzare tutta una gamma di prodotti e la finalizzazione di progetti specifici per i pazienti, garantendo confort elevato.
- Industria automobilistica: le tecniche di produzione additiva sono andate oltre la prototipazione rapida e ora vengono utilizzate per costruire parti di automobili resistenti e leggere. Di conseguenza, le auto di fascia alta possono ottenere parti in fibra di carbonio più leggere e resistenti per migliorare le prestazioni.
- Industria aerospaziale e della difesa utilizza la produzione additiva per parti leggere e resistenti. Dopotutto, gli aerei e le navette devono resistere alle forze eccessive sperimentate durante il decollo e il volo, e l’uso di parti composite stratificate stampate in 3D è un’ottima soluzione per questo uso specifico.
- Produzione di articoli discreti più comuni (automobili, mobili, giocattoli, smartphone e aeroplani) utilizzano anche tecniche di produzione additiva per uno sviluppo e una prototipazione del prodotto più rapidi, riducendo il tempo necessario per portare un articolo dal prodotto minimo praticabile alla produzione completa.
Senza sembrare troppo di parte, ma stiamo parlando proprio del raggio di azione di aziende come SolidWorld Group che presidiamo questi settori con un ruolo da leader, in Italia e nel mondo.
Ecco, volevamo solo rendere più esplicito e comprensibile cosa si intende davvero oggi l’impiego da parte delle aziende di robot, stampa 3D, intendendo l’Additive Manufacturing in generale, all’interno delle proprie organizzazioni e cicli di produzione. Si tratta di tecnologie e processi di digitalizzazione racchiudibile nel termine Fabbrica 4.0 che ha, e avrà, sempre più un grande impatto sulle nostre vite.