Dalla nuova analisi di Reputation Manager, Social Top Manager, emerge che i manager italiani sono più attenti ai temi sociali e all’attualità. LinkedIn è la piattaforma dove crescono di più in termini di follower, buone le prestazioni anche su Twitter.
I Manager italiani, secondo l’ultima analisi Social Top Manager di Reputation Manager, sono sempre più attenti ai temi sociali e all’attualità sui loro profili social media. E questo è un buon segno, provando ad andare oltre i temi legati alla leadership e al proprio business, cercando di offrire una propria idea rispetto ai temi che interessano la collettività.
E quindi, nell’analisi dei profili dei manager italiani (oltre 150 profili di executive attivi in Italia monitorati), durante il mese di settembre, non sono mancati i riferimenti alla crisi energetica che stiamo vivendo e alla sostenibilità, due grandi temi che sono stati molto discussi specialmente su LinkedIn e che necessitano di visioni anche da parte di coloro che sono alla guida delle aziende italiane. E forse questo dato spiega la crescita dei cosiddetti Interactive, ossia quei manager che condividono contenuti originali, generando interesse e alimentando le interazioni.
L’analisi rileva come, negli ultimi sei mesi, la presenza dei top manager sui social media è cresciuta di due punti percentuali e il numero dei profili inattivi è diminuito di sei. Dal punto di vista qualitativo, aumentano i manager in grado di generare engagement (+8%).
Nel dettaglio, più di un quarto dei top manager italiani sceglie di essere “asocial”, quindi lontano dalle piattaforme: siamo al 26% anche se questo è un dato stabile. E a fronte di questo, l’analisi rileva anche che i profili attivi continuano ad attrarre follower. Infatti, passa dal 7% al 17,6% il tasso di crescita medio su LinkedIn; anche il numero di follower su Twitter torna ad aumentare dopo un periodo di stallo, facendo segnare +5,7%; Instagram registra invece una crescita più modesta pari a +4%.
Qui in basso la grafica che chiarisce meglio le categorie usate dall’analisi di Reputation Manager:
Elemento che risulta ancora carente, per quanto riguarda in questo caso la presenza digitale in generale dei manager italiani, è la presenza su Wikipedia. Solo il 50% di essi è presente sul sito fondato da Jimmy “Jimbo” Wales con una sezione biografica e il 32% presenta una sezione che riporta altri incarichi ricoperti. Quasi tre pagine su quattro (il 74%) sono inoltre accompagnate da una foto raffigurante il top manager e solo nel 32% dei casi si fa riferimento alla vita privata.
Per quanto riguarda le singole piattaforme social media, come dicevamo all’inizio, LinkedIn è la piattaforma dove i manager mostrano interesse a condividere anche opinioni e visioni rispetto ai temi legati al sociale e alla stretta attualità. E poi, i 20 profili più seguiti sul social “business” media di Microsoft sono cresciuti a un tasso medio del 17,6% nell’ultimo semestre (aprile-settembre 2022). Tra i profili che sono cresciuti di più nell’ultimo semestre: Andrea Orcel di UniCredit (+57%), Pierroberto Folgiero di Fincantieri (+42%) e Cristina Scocchia di Illycaffè (+38%).
E, in termini di numero di follower, i top manager italiani crescono anche su Twitter, con un tasso medio del 5,7%. Le migliori performance sono state fatte registrare da Fabrizio Di Amato di Maire Tecnimont (+36%), Luca Dal Fabbro di Iren (+21%) e Lapo Elkann di Italia Independent (+20%).
Su Instagram la crescita di follower è stata più contenuta, con un tasso di rialzo medio pari al 4%.
Queste le nostre considerazioni di un report che vi invitiamo a consultare, avendo l’opportunità di approfondire con altri dati.