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YouTube, ecco la sfida a TikTok con YouTube Shorts

YouTube, dopo alcuni mesi di test in India, lancia negli Usa YouTube Shorts, il formato di video brevi con una lunghezza massima di 60 secondi. La sfida a TikTok è partita.

Come anticipato esattamente un mese fa, YouTube lancia da oggi la sfida a TikTok negli Usa. Il formato di video brevi chiamato YouTube Shorts era stato lanciato in India, in fase di test, qualche mese fa e da oggi inizia a comparire negli Stati Uniti.

YouTube Shorts è un formato di video brevi che possono essere registrati con il proprio smartphone, attivando la telecamera Shorts, e possono avere una durata massina di 60 secondi. L’ideale sarebbe quello di realizzare mini video di 15 secondi con diversi clip. I video brevi possono essere accompagnati da brani musicali grazie ad accordi con diverse case discografiche come Universal Music Group, Sony Music Entertainment, Warner Music Group e Warner Chappell Music, Believe, Merlin, 300 Entertainment, Kobalt, Beggars, CD Baby, Empire, Peer, Reservoir, OneRPM e altre. Si parla di accordi, a livello globale, con circa 250 etichette, e questo è, senza dubbio, un grande punto di forza per YouTube Shorts.

youtube shorts tiktok

Il formato prevede anche la possibilità di utilizzare testo, alcune funzionalità sono state arricchite proprio in occasione del lancio negli Usa, e anche la possibilità di impostare un Timer, impostando il conto alla rovescia e lavorare liberamente, e anche la Velocità, per accelerare o rallentare il video.

La modalità di visualizzazione degli YouTube Shorts è identica a quella per vedere i video su TikTok, quindi un feed infinito, gestito da algoritmi, il quale permette di esplorare tag e account specifici. Per dirla tutta, l’interfaccia è identica a TikTok.

Attenzione però, si tratta di in formato ancora in divenire e quindi, paragonandolo a TikTok, si notano ancora diverse mancanze. Al momento di tratta di un semplice formato di video brevi, con visualizzazione a scorrimento, all’interno di YouTube, ma non ancora ai livelli di TikTok. Molto probabile che, nel corso delle prossime settimane, quando si completerà la propagazione negli Usa, verranno lanciati nuovi strumenti.

Il motivo per cui YouTube ha deciso di dare vita a un formato di video brevi è, senza dubbio, quello di estendere l’accesso sulla piattaforma a chiunque voglia realizzare un video su YouTube, in maniera smart e veloce, senza per forza avventurarsi a creare video più lunghi. Gioco forza, questa strategia guarda evidentemente a quanto già fa TikTok, anche se il risultato finale al momento somiglia molto ai Reels di Instagram, che, a loro volta, nascono proprio copiando TikTok.

youtube shorts tiktok franzrusso.it

Il tentativo di YouTube appare forse tardivo, ma sappiamo quale sia la forza della piattaforma di condivisione di video più usata. Con questa funzionalità, ai creator viene offerta la possibilità di diversificare il contenuto, abbracciando anche il contenuto breve, in alternativa al formato più lungo. E poi, un altro grande vantaggio, è quello di poter attingere ai brani musicali originali, cosa non da poco.

A proposito di India, la fase di test non è casuale in quanto il paese asiatico ha ormai vietato TikTok ormai da mesi. Ed è notizia di questi giorni che ByteDance, la startup proprietaria della piattaforma, si è arresa del tutto al volere delle autorità, procedendo a chiudere del tutto i propri uffici e licenziando oltre 2 mila dipendenti.

YouTube prova a far sentire la sua voce all’interno di un settore, quello dei video brevi, presidiato da TikTok, da Spotlight di Snapchat e dai Reels di Instagram. resta da capire cosa farà la piattaforma per evitare che questo formato diventi una repository di video già pubblicati su TikTok, come accade per i Reels (adesso penalizzati in termini di portata) e cosa intende fare in termini di monetizzazione. Tutte domande che troveranno risposta nei prossimi mesi.

Al momento non si conosce alcun piano di espansione del formato in altri paesi.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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