Facebook sta per lanciare il suo smartwatch basato su Android. Un modo per accedere ad altri dati degli utenti, dopo aver fallito l’acquisizione di Fitbit finita poi nelle mani di Google.
Da tempo Facebook sta cercando di sviluppare non solo software ma anche hardware, cercando di posizionarsi sul mercato con proprio prodotti e provare a sfidare le grandi aziende tech che da tempo presidiano i vari settori. Stavolta, secondo quanto riporta The Information, sempre molto informato appunto, l’azienda di Mark Zuckerberg starebbe lavorando ad un proprio smartwatch e sarà sicuramente basato su Android. Una scelta questa quasi obbligata, vista la maretta tra i due colossi a proposito dell’aggiornamento iOS 14 che andrebbe a penalizzare in maniera rilevante proprio il colosso di Menlo Park.
Non si sa se alla fine Facebook opterà per Wear OS, il sistema operativo di Google per i dispositivi indossabili, ma è certo che per il futuro Facebook vuole sviluppare un suo sistema operativo, facendo presagire che ha serie intenzioni ad inserirsi nel mercato dei wearable devices. Il lancio sarebbe previsto entro il prossimo anno.
Lo smartwatch di Facebook avrà come focus la messaggistica e una sezione salute e fitness molto strutturata, il tutto andrebbe poi a posizionarsi insieme agli altri prodotti come le cuffie Oculus per la realtà virtuale e Portal, il dispositivo che permette anche le video chat, completando, al momento l’intero ecosistema. E non mancheranno, nei prossimi mesi, gli occhiali, in collaborazione con Ray Ban (andando a sfidare, ad esempio Snapchat ma anche Google e Huawei).
Non è la prima vola che Facebook si lancia sul mercato con un proprio dispositivo. Molti di voi ricorderanno lo sviluppo di uno smartphone, in collaborazione con HTC, che non venne accolto benissimo.
Chiaro che in questa fase Facebook ha bisogno di posizionarsi nel grande mercato dei dati che derivano dall’utilizzo di questi dispositivi. E come sappiamo bene, da questo punto di vista Facebook non si presenta benissimo e quindi questo tema, se non curato secondo le leggi vigenti, soprattutto in Europa, rischierebbe di trasformarsi in una specie di boomerang, rischiando di buttare all’aria gli investimenti.
Ricorderete anche che Facebook aveva cercato di comprare Fitbit, finita nelle mani di Google per 7,3 miliardi di dollari, proprio per cercare di mettere la sua “bandierina” anche nel mercato dei dispositivi indossabili e avere accesso ad altri dati. E anche Google ha avuto le sue grane da questo punto di vista.
Per ora di tratta di informazioni verificate, ma non è escluso che possano nascere anche delle problematiche per cui tutto questo non vedrà mai la luce. Intanto, va registrato come Facebook cerchi di posizionarsi anche in altri mercati, pur sapendo dei rischi che non derivano solo dalla gestione dei dati. L’intento è sempre quello di riunire a messaggistica delle tre app al momento, Instagram Messenger e WahtsApp, in modo da veicolarla come una entità unica e cercare di evitare qualsiasi problema con l’antitrust Usa. E di questo se ne parlerà ancora.