La pandemia da Coronavirus ha generato una crisi economica e sociale importante, mettendo a rischio la quotidiana operatività delle aziende. Il tema della business continuity è diventato fondamentale, abbiamo raccolto in questo articolo i suggerimenti di DNV GL.
La pandemia da Coronavirus ha generato una crisi economica e sociale importante, mettendo a rischio la quotidiana operatività delle aziende.
Mai come ora le organizzazioni si sono rese conto di quanto sia importante avere gli strumenti per poter, in qualche modo, limitare gli effetti negativi di una situazione di emergenza e garantire la propria continuità di business.
Di cosa parliamo quando facciamo riferimento alla Business Continuity?
Partiamo innanzitutto dalla norma ISO 22301 che definisce la continuità operativa come la capacità di una organizzazione di continuare a fornire prodotti e servizi in tempi accettabili e con quantità o livelli di servizio accettabili anche durante un evento critico.
Di recente, DNV GL, uno dei più importanti enti di certificazione al mondo, ha organizzato un ciclo di webinar per approfondire questo tema, condividendo consigli e best practice da seguire.
Oggi un’azienda deve sapere come può continuare ad essere operativa in situazioni di emergenza, e deve pianificare questa capacità in modo che possa essere garantita in qualsiasi circostanza.
Proprio di questo si è parlato durante la tavola rotonda “Business Continuity: inizia la ripresa” che ha visto coinvolti Rudy Bandiera, divulgatore e docente, Gabriella Chiellino, Presidente eAmbiente Group, Alberto Maestri, executive advisor and trainer ed esperto di trasformazione e innovazione digitale e Giovanni Francescutti, Enterprise Customer Manager, DNV GL – Business Assurance.
Francescutti, nel corso del suo intervento, ha sottolineato 3 aspetti fondamentali necessari per avviare un processo di Business Continuity:
- Conoscere chi siamo e quali sono i nostri business critici. Ancora prima della situazione di emergenza è fondamentale che un’azienda sappia cosa sia necessario fare per garantire la sopravvivenza: chi sono i suoi clienti e fornitori fondamentali, quali sono i prodotti che deve assolutamente continuare a garantire.
- Capire come possiamo mitigare qualunque rischio sul nostro business per cercare di salvaguardarlo, che significa capire se abbiamo dei modi per evitare che eventi critici vadano a compromettere il funzionamento della nostra azienda.
- Prepararsi alla ripartenza. Dobbiamo essere consapevoli che quello che succederà dopo un’emergenza non sarà una situazione uguale a quella che abbiamo vissuto fino a questo momento. L’azienda deve prepararsi alla ripartenza sfruttando l’occasione per migliorare i processi che ha visto non funzionare bene.
Solo un approccio strutturato preventivo su questi tre livelli potrà garantire una risposta organizzata per rispondere al problema.
Protocolli, Responsabilità e Processi
Una delle grandi sfide che le aziende devono affrontare oggi è quella di limitare al minimo i rischi di una eventuale emergenza, di mettersi nella condizione di saper affrontare eventi straordinari che possono capitare ciclicamente, basti pensare anche solo ad alluvioni, terremoti, crisi finanziarie.
Il nuovo diktat è quello di farsi trovare pronti. Ma come? Adottando misure e protocolli per permettere all’azienda di continuare ad operare portando avanti quelli che sono i “business fondamentali”, ossia quelli che permettono all’azienda di andare avanti, garantendo attività economica e stipendi per i dipendenti, come viene spiegato da Francescutti nel webinar dedicato.
È necessario avere responsabilità e piani assegnati che possano permettere di traghettare le situazioni di emergenza nel miglior modo possibile: devo immaginare quali possono essere le situazioni critiche a cui posso andare incontro e capire come affrontarle.
Devo garantire, inoltre, che tutte le strutture agiscano correttamente nel corso dell’emergenza senza pensarci troppo, ragionando quindi preventivamente sulle azioni da applicare, formando in modo adeguato le persone di riferimento.
Importante sottolineare come, lo scenario a cui l’azienda si prepara, non deve mai essere specifico ma deve poter rispondere a diverse situazioni di contesto.
E il digitale?
Nella situazione attuale, il digitale è visto come uno di quegli strumenti che non tutte le aziende sono state in grado di adottare in situazione normale, ma di cui ci si è resi conto della fondamentale importanza in questa situazione di crisi. Molte aziende sono riuscite a garantire la loro “business continuity” riuscendo ad abbracciare l’innovazione e le nuove tecnologie per garantire la loro continuità operativa.
Il tema della Digital Transformation è uno di quelli che seguiamo di più qui sul nostro blog, proprio per rendere le aziende più consapevoli della trasformazione in atto. Ecco, adottare piattaforme digitali, sistemi di storage in cloud per permettere le attività usando tutte le applicazioni anche da remoto, analizzare i dati per comprendere meglio le esigenze dei clienti, dotarsi di sistemi di Intelligenza Artificiale, sono tutti strumenti di Digital Transformation che possono garantire la business continuity anche in situazioni di crisi.
Farsi trovare pronti per garantire la Business Continuity
Per concludere, possiamo affermare come sia necessario per un’azienda pianificare e implementare un processo di Business Continuity che non ci faccia più trovare impreparati nell’affrontare situazioni critiche e ci permetta di poterci assicurare una ripresa veloce e organizzata.
Per approfondire il tema guarda il webinar on demand di DNV GL dedicato proprio alla Business Continuity con la spiegazione delle buone prassi da adottare e la possibilità di utilizzare gratuitamente il self-assessment tool di DNV GL per valutare la maturità del tuo approccio in ottica di continuità operativa rispondendo a delle semplice domande.
Accedi ora su dnvgl.it.
[In collaborazione con DNV-GL Italia]