Viviamo in un’era in cui la sostenibilità è riconosciuta come valore imprescindibile da perseguire per il progresso delle società e delle organizzazioni. Eni, presente in 67 paesi del mondo, ha pubblicato “Eni for 2018”, il tredicesimo report di Sostenibilità, un impegno al miglioramento continuo per la creazione di valore a lungo termine.
Viviamo in un’era in cui la sostenibilità è riconosciuta come valore imprescindibile da perseguire per il progresso delle società e delle organizzazioni. La sensibilità globale attorno a questo grande tema è uno stimolo anche per le aziende, impegnate a raggiungere quegli obiettivi, che sono alla base dell’Agenda 2030, i Sustainable Development Goals (SDGs) fissati nel 2015 dalle Nazioni Unite, per imprimere un percorso di crescita sostenibile all’intera società. Oggi alle aziende viene riconosciuto un ruolo cruciale per il perseguimento degli SDGs, in quanto driver principali dello sviluppo economico. Le imprese di tutto il mondo sono chiamate a dare il loro contributo per raggiungere uno sviluppo sostenibile attraverso nuovi modelli di business responsabili, investimenti, nuovi processi di innovazione e digitalizzazione.
E in questo momento storico Eni sta giocando un ruolo da protagonista. La multinazionale italiana, presente in 67 paesi del mondo con oltre 30 mila persone che lavorano al suo interno, nata nel 1953 e guidata agli inizi degli anni ’60 dall’indimenticato Enrico Mattei, ha pubblicato “Eni for 2018“, il tredicesimo report di Sostenibilità, verificato da EY. Il report mostra come l’azienda stia evolvendo per affrontare le sfide globali e per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. All’interno del rapporto Eni sottolinea l’impegno verso la decarbonizzazione: “Con una popolazione mondiale che nel 2040 potrebbe superare i 9 miliardi, avvertiamo la responsabilità, in quanto compagnia del settore dell’energia, di portare energia innovativa e più pulita dove necessario – dichiara l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi – Possiamo contribuire a promuovere lo sviluppo economico, investire nell’istruzione e nella formazione, migliorare le condizioni di salute e l’accesso all’acqua”.
Eni ha sviluppato un modello di business volto alla creazione di valore per gli stakeholder e gli shareholder: la principale sfida del proprio settore è l’accesso alle risorse energetiche in maniera efficiente e sostenibile per tutti, contrastando il cambiamento climatico. Il modello, alimentato dall’applicazione delle proprie tecnologie innovative e dal processo di digitalizzazione, si basa sui seguenti pilastri:
- eccellenza operativa
- neutralità carbonica nel lungo termine
- promozione dello sviluppo locale.
All’interno di questo modello, con la presentazione del piano strategico 2019-2022, Eni ha definito gli obiettivi per contribuire direttamente o indirettamente al conseguimento degli SDGs, come:
- aumentare l’accesso all’energia (SDG 7) contrastando il Cambiamento Climatico (SDGs 13) con l’impegno, tra gli altri, della riduzione del 43% dell’intensità emissiva upstream entro il 2025; del Net zero carbon footprint sulle emissioni dirette delle attività upstream valorizzate in equity entro il 2030;
- incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile (SDGs 5,8,9,16) con al centro:
- le persone, aumentando la percentuale di donne assunte, investendo 2 milioni di euro all’anno in formazione su temi innovativi come la digitalizzazione, la transizione energetica e i cambiamenti climatici e 180 milioni di euro in salute entro il 2022;
- l’Integrità nella gestione di business, avendo come obiettivo il miglioramento continuo del Compliance Program anti-corruzione;
- i diritti umani, continuando la campagna di formazione sul tema; finalizzando il codice di condotta dei fornitori e completando l’integrazione dei diritti umani nelle analisi di impatto ambientale, salute e sociale;
- l’innovazione tecnologica, con investimenti in ricerca e sviluppo previsti di circa €900 milioni di euro al 2022.
Il report di Sostenibilità Eni for fissa anche l’impegno di ridurre gli impatti ambientali attraverso una gestione responsabile di risorse e modelli sostenibili di produzione e consumo (SDGs 6, 12), proteggendo gli ecosistemi in cui si opera (SDGs 14, 15). Un impegno che verrà realizzato attraverso l’aumento della quota di acqua di falda bonificata e riutilizzata, con l’86% di acqua di formazione reiniettata entro il 2022 e con l’aumento della quota di rifiuti destinati al recupero, ma anche attraverso la sicurezza delle persone e degli asset con l’obiettivo di azzerare gli infortuni e rafforzare la cultura della sicurezza di processo.
Una società come Eni si impegna per lo sviluppo delle comunità locali in cui si trova ad operare (SDGs 1, 2, 3, 4, 10, 11, 17), prevedendo un piano di investimenti di 431,5 milioni di euro entro il 2022 in progetti relativi a:
- accesso all’energia off grid;
- diversificazione economica;
- educazione e formazione;
- accesso all’acqua e servizi igienici e salute.
Leggendo il report di Sostenibilità e trovandolo estremamente interessante, ci premeva sottolineare, visto che rientra tra gli argomenti trattati qui sul nostro blog, l’impegno di Eni per quel che riguarda l’innovazione tecnologica. Nel periodo 2019–2022 Eni ha in programma un piano di investimenti in innovazione tecnologica pari a 900 milioni di euro, con una spesa totale in Ricerca e Sviluppo (R&S) di 197 milioni di euro nel 2018. Per Eni la R&S ricopre un valore fondamentale per il futuro dell’azienda, orientato sempre più al “low carbon”.
La trasformazione digitale che Eni ha avviato in questi anni riguarda tutta l’azienda, è un processo che mette al centro le persone, vero fulcro attorno al quale si sviluppa tutta la trasformazione. E per attuarla, Eni punta ad un processo di change management che rinnovi la cultura aziendale e cambi il tradizionale approccio al lavoro, individuando percorsi più flessibili e agili e strumenti adeguati per coinvolgere le persone razionalmente ed emotivamente.
Per Eni la trasformazione digitale è anche un processo di rinnovamento culturale e un’opportunità per chiunque voglia coglierla. Nel corso degli anni l’azienda ha avviato con ECU (Eni Corporate University) un importante programma di formazione e numerose sono le iniziative avviate per la digital transformation: una Call for Innovation rivolta alle start up italiane, il primo Hackathon interno, innovativi corsi di training operativo (virtual reality), percorsi di formazione interna per approfondimenti sul mondo digitale, rapporti con le università per attrarre nuovi talenti, e molto altro.
Per approfondimenti vi invitiamo a consultare a questo link l’intero report di Sostenibilità Eni for 2018 che contiene informazioni dettagliate su tutto quanto qui descritto.
[In collaborazione con Eni]