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Analytics Experience 2018, l’Innovazione che apre al Cambiamento

Analytics Experience 2018 si conferma ancora una volta essere uno degli eventi più importanti al mondo sugli analytics e sull’Innovazione. Dal palco del MiCo di Milano è emerso che l’Intelligenza Artificiale farà sempre più parte delle nostre vite, ma che l’Innovazione deve essere interprete del cambiamento e più consapevole.

Analytics Experience si conferma essere, nel panorama globale, l’evento più importante per quel che riguarda gli analytics che in questa edizione hanno fatto ancora più rima con Innovazione. Dalla tre giorni al Mico di Milano, affollato da addetti ai lavori, da esperti provenienti da ogni parte del mondo, emerge chiaramente che gli analytics sono parte integrante di questo cambiamento in atto, anzi, sono in grado di dare, proprio per la loro natura, indicazioni molto importanti per far sì che questa cambiamento sia più proficuo.

Tra i tanti temi emersi, val la pena di chiarire, ancora una volta, come ha fatto Oliver Schabenberger, Executive VP, Chief Operating Officer e Chief Technology Officer SAS, che l’Intelligenza Artificiale farà sempre più parte delle nostre vite, in tutti i sensi.

Di certo porterà un cambiamento più repentino, andrà a riguardare tutti i tipi di lavori, ma sicuramente aprirà nuove opportunità. Questo è il punto chiave. Le nuove opportunità si colgono solo se si è effettivamente preparati a farlo.

Gli analytics da questo punto di vista costituiscono una grande mano. E poi, senza l’uomo non ci può essere una Intelligenza Artificiale che sia davvero efficace.

La due giorni di plenarie è stata molto di ispirazione per comprendere la strada da intraprendere quando si parla di Innovazione. Giles Hutchins, pioneering pratictioner ed executive coach, ci ha messo in chiaro che siamo di fronte ad un cambiamento “multi-dimensional” e che le aziende devono affrontarlo organizzandosi in maniera differente rispetto al passato. Un cambiamento che fissa dei chiari tipping point, punti di non ritorno, con cui bisognerà fare i conti: le aziende devono cambiare le loro organizzazioni. L’autore di “The Nature of Business” infatti si rifà a quello che Einstein diceva già, ossia: “Guardate nel profondo della Natura e allora capirete tutto“. Hutchins ci mostra come sono organizzate le aziende oggi e come dovrebbero essere organizzate, ispirandosi proprio alla natura. Quindi più interconnesse.

Seguendo questo filone, il professor Roberto Verganti, docente di Leadership and Innovation alla School of Management del Politecnico di Milano, autore di “Overcrowded: Designing Meaningful Products in a World Awash with Ideas” ci invita a non restare accecati dall’Innovazione. Spesso siamo accecati da questa luce che ci impedisce di riconoscere quale sia vera Innovazione, quale sia, cioè, quella davvero utile. Il pensiero di Verganti è che spesso le aziende di concentrano sulla Soluzione invece di concentrarsi sulla Direzione, che è poi la strada più complicata da intraprendere.

Un consiglio per fare meglio è sempre quello, richiamandosi alla grande impresa realizzata da Steve Jobs e dal suo socio di allora, Steve Wozniak, quando diedero vita alla Apple, che disse questa frase: “People will never love a product that you do not love“. Verganti ci invita ad essere più critici verso l’Innovazione, per riconoscere quella davvero utile.

Ad Analytics Experience 2018 ha preso parte anche Anders Indset, uno dei più importanti business philosophers a livello mondiale, che ha portato il suo punto di vista sull’innovazione, più consapevole e attento alle risorse del pianeta. Ogni innovazione da un lato ha portato benefici, dall’altro ha provocato gravi conseguenze per il nostro pianeta. E’ arrivato il momento allora di fare Innovazione in modo più consapevole, ma anche di una conoscenza più consapevole. Perchè gli artefici di questo cambiamento siamo sempre noi.

Temi  spunti su cui bisognerebbe riflettere molto.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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