Qualche giorno fa vi avevamo parlato di GrabMe, l’#AppPerLadri che gelocalizza gli utenti rubando i loro dati. In realtà si trattava di una campagna fake di Generali Italia per sensibilizzare tutti sul grande tema della privacy e della sicurezza online.
Qualche giorno fa scrivevamo di GrabMe, l’#AppPerLadri che gelocalizza gli utenti rubando i loro dati. E bisogna dire che in effetti siamo riusciti nell’intento, e cioè quello di far passare per vero quello che poi in realtà non lo era. Ma leggendo il post il dubbio restava, riflettendo poi sul fatto che quell’app fosse davvero un pericolo per i nostri dati. Come ha rivelato oggi sul suo blog Giuliano Ambrosio, che ringrazio per il coinvolgimento e per il sostegno nel reggere il gioco, questa è una campagna fake di Generali Italia, società leader nel campo delle assicurazioni.
Tutti i dettagli circa la campagna li trovate in questo post di Giuliano, [CaseStudy] GrabMe: L’operazione Fake per la protezione della Privacy di @GeneraliItalia che svela le motivazioni della campagna realizzata da JWT e da Mosaicoon. Scopo della campagna di Generali Italia è ovviamente quello di sensibilizzare le persone sul tema della protezione della privacy e sicuramente questo obiettivo è stato raggiunto.
https://www.youtube.com/watch?v=pD4Ys4-Lt68
L’idea della falsa intervista all’hacker che svela GrabMe, il sito che da subito viene oscurato, la prova video di Giuliano e anche il video di Luca La Mesa che sventa una rapina, sono tutti ingredienti che fanno davvero pensare alla veridicità della cosa. Quando Giuliano mi ha contattato per partecipare all’iniziativa ho pensata davvero che si fosse “al limite”. Ma vi ho preso parte perchè credevo nella bontà dell’iniziativa che mette gli utenti, in maniera molto diretta e veritiera, su quelli che sono i rischi e i pericoli che si possono incontrare online.
E in effetti la campagna ha avuto successo, come rivelano appunto i dati raccolti da Giuliano nel suo post. Il video del lancio della campagna fake ha totalizzato 65 mila visualizzazioni, il video della prova fake di Giuliano ha totalizzato 6.500 visualizzazioni, l’hashtag scelto #AppPerLadri è stato addirittura in trending topic.
Alla fine, questa campagna ha dimostrato che anche con idee portate al limite, come è appunto questa, lo scopo viene raggiunto, perchè gli utenti, le persone vogliono sapere e conoscere i rischi, quasi toccarli con mano. GrabMe mette appunto l’utente di fronte al rischio reale e al pericolo concreto di quello che può succedere quando si pone poca attenzione ad un tema come come quella della privacy dei nostri dati. Ecco perchè da oggi vale la pena fare ancora più attenzione.