back to top

La Tecnologia ha cambiato le nostre vite. Ma la privacy?

tecnologia-social-media

E’ indubbio che la tecnologia e i nuovi mezzi di comunicazione digitale hanno cambiato e migliorato la nostra vita, specie nei paesi sviluppati. E a questo risultato arriva anche il sondaggio di Microsoft, “Views from Around the Globe: 2nd Annual Poll on How Personal Technology Is Changing Our Lives”. Ma la privacy resta comunque un problema.

La tecnologia e i nuovi mezzi di comunicazione hanno cambiato le nostre vite in meglio e questo è un dato ormai sotto gli occhi di tutti. Ma come sempre (o quasi) accade di fronte a innovazioni così importanti c’è sempre un prezzo da pagare, un qualcosa da dare indietro in un certo senso. E in questo caso parliamo di privacy. Ma, nonostante tutto, è fatto salvo, e lo deve essere sempre, il principio per cui un utente ha la possibilità di “far conoscere si sè solo ciò che vuole davvero far sapere” e non tutto, la Privacy resta comunque un aspetto che preoccupa e non poco gli utenti di tutto il mondo. Gli utenti, noi tutti, dobbiamo assumere maggiore consapevolezza riguardo alla privacy. Ma il problema esiste nel momento in cui si vuole fruire di quei servizi nati e sviluppatisi grazie alla tecnologia.

Questa premessa era doverosa perchè lo studio che vogliamo presentarvi oggi tratta anche di questo. E quindi vedremo se e come la Privacy viene vissuta come un problema da risolvere. Lo studio è stato realizzato da Microsoft e si intitola “Views from Around the Globe: 2nd Annual Poll on How Personal Technology Is Changing Our Lives“, una ricerca effettuata in 12 paesi (Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Giappone, Russia, Sud Africa, Corea del Sud, Turchia e Stati Uniti) presentata a Davos dove da domani, fino al 24 gennaio, si terrà World Economic Forum. Gli utenti intervistati sono 12 mila e tutti utenti internet (intervistati tra il 17 dicembre 2014 e il 1° gennaio 2015). Il sondaggio non è stato effettuato in Italia, ma risulta comunque di estremo interesse.

La tecnologia per la maggioranza degli utenti intervistati sta rendendo il mondo un posto migliore dove vivere, migliorando notevolmente condizioni e situazioni con cui ci misuriamo tutti i giorni come il lavoro, come fare la spesa e anche come comunicare, aspetto assolutamente rilevante. Ma dalla ricerca emergono delle differenze dal punto di vista dell’atteggiamento tra gli utenti dei paesi sviluppati e gli utenti delle economie emergenti (come si definiscono ora i paesi che prima si definivano in via di sviluppo). In pratica, mentre gli utenti dei paesi delle economie emergenti vivono le novità elogiandone i vantaggi che queste comportano, come l’impatto sociale, l’impatto sull’economia e delle opportunità che nascono da questa, gli utenti dei paesi sviluppati, quindi dove la tecnologia è molto più presente, esprimono invece delle preoccupazioni, specie in fatto di Privacy.

Tecnologia privacy

Intanto c’è da evidenziare che:

– in tutti e 12 paesi gli utenti pensano che la tecnologia ha un impatto positivo nella ricerca di prodotti più accessibili e nella possibilità di poter avviare nuovi business. Inoltre sostengono che benefici si vedono nel maggior utilizzo dei social media e nell’innovazione delle imprese;

– la maggioranza degli utenti ritiene che le “tecnologie personali” hanno incrementato la loro produttività;

– rispetto alla scorsa edizione dello studio, molto utenti affermano che la tecnologia ha avuto effetti positivi nei trasporti e anche nell’alfabetizzazione; mentre sono meno gli utenti che dicono che le tecnologie hanno avuto un effetto positivo sui legami sociali, sulle libertà personali e sulla politica, in termini di espressione;

la preoccupazione per la Privacy ha avuto un balzo significativo. Infatti in 11 paesi su 12 gli utenti hanno affermato che l’effetto della tecnologia sulla privacy è stato negativo. La maggioranza degli utenti sostiene che i livelli di protezione per gli utenti stessi sono insufficienti. Solo in India e in Indonesia gli utenti hanno la consapevolezza delle informazioni raccolte.

Come abbiamo detto prima, dalla ricerca emergono delle differenza tra paesi sviluppati ed economie emergenti. Infatti il 60% degli utenti dei paesi economie emergenti pensano che le nuove tecnologie hanno avuto un impatto positivo nei loro legami sociali; nei paesi sviluppati la percentuale si ferma al 36%. Il 59% degli utenti dei paesi delle economie emergenti pensa che i servizi di sharing economy, come Uber e Airbnb sono migliori dei servizi tradizionali. Nei paesi sviluppati solo il 33% degli utenti la pensa in questo modo. Il 59% degli utenti dichiara che grazie alla tecnologia hanno interesse a lavorare nel settore delle scienze, delle tecnologie, dell’ingegneria e della matematica. Questa percentuale sale all’85% invece tra gli utenti dei paesi sviluppati. In particolare, il 77% delle donne dei paesi delle economie emergenti dichiara di sentirsi incoraggiate a lavorare proprio in quei settori (in inglese, STEM); tra le donne dei paesi sviluppati questa percentuale scende al 46%.

Ma anche voi siete del parere che la tecnologia ha cambiato il nostro modo di vivere e le nostre società? E siete anche voi preoccupati per ciò che riguarda la privacy?

avatar dell'autore
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

1 commento

  1. Salve e complimenti per l’articolo, sicuramente l’aspetto della privacy nei social network è molto delicato in quanto, senza rendersi conto, noi diamo ai social network le nostre informazioni di comportamento e dei nostri interessi. Questi dati vengono poi utilizzati per monetizzare, restando su questo aspetto sarebbe interessante fornire un approfondimento sui motori di ricerca e la privacy, i big di settore tracciano le nostre ricerche per fornire risultati migliori ma a che prezzo? La nostra privacy. Ho letto alcuni articoli sui motori di ricerca che garantiscono la privacy, come ad esempio duckduckgo.com, smanimania.it, startpage.com etc. In base alla sua esperienza come consiglia di comportarci sui motori di ricerca?
    Saluti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Amazon rafforza la collaborazione con Anthropic per il futuro dell’IA Generativa

Amazon investe altri 4 miliardi di dollari, portando ad 8 l'investimento complessivo, in Anthropic. Si rafforza la competizione nell’IA generativa con AWS e modelli avanzati per rivoluzionare il mercato.

Lo spot Coca-Cola e la IA, quando la magia non convince

Lo spot natalizio della Coca-Cola, realizzato con IA, divide il pubblico. Le critiche riguardano la "freddezza", imperfezioni varie e mancanza di emozione

Social media, da luoghi di interazione a strumenti di potere

Elon Musk c'è riuscito: ha trasformato X in uno strumento di potere politico. Quelli che prima erano strumenti di interazione, oggi sono strumenti di potere.

La fuga da X e crescita delle altre app: come chiudere l’account in sicurezza

La strada di X è segnata e segue quella di Elon Musk. Aumentano gli utenti che abbandonano la piattaforma verso altre app in particolare verso Bluesky ma anche verso Mastodon e Threads.