Sono passati 25 anni dalla quella giornata, 9 Novembre 1989, che vide dopo 28 anni l’abbattimento del Muro di Berlino. Oggi anche Google vuole celebrare questa data con un doodle in video che raccoglie frammenti di quella notte e i vari pezzi del muro visibili in giro per il mondo
Il 9 Novembre 1989 è una data fondamentale per la Germania di oggi che da quel giorno rinasce unita. Nella notte di quel 9 Novembre il Muro di Berlino venne “abbattuto” in seguito all’annuncio dato dalla Germania Est che le visite vero Berlino e la Germania Ovest erano permesse. Da quel momento tutti cercarono di superarlo e cominciò l’opera di abbattimento. Il Muro di Berlino cadeva dopo 28 anni, fu eretto nel 1961 proprio per impedire la libera circolazione. Il Muro ha rappresentato la “cortina di ferro”, il confine che segnava la zona ad influenza occidentale da quella sovietica negli anni della Guerra Fredda. Ma il Muro rappresenta anche il dolore e la sofferenza di migliaia di persone divise nella loro stessa terra e ha rappresentato anche, per certi versi, una linea di confine in tutto il mondo, dividendo i popoli per ideologia che trovavano in quella linea di separazione fisica il motivo di scontro.
E oggi non poteva mancare l’omaggio da parte di Google con un doodle video questa volta che rappresenta frammenti di quella notte concessi dal German Federal Archives (Bundesarchiv). In collaborazione con veed.me sono state posizionate 17 troupes video in tutto il mondo per raccogliere filmati. La musica originale porta la firma di Nils Frahm, musicista tedesco che con questa sua opera ha voluto esprimere cosa ha provato in quella notte:
Avevo 7 anni quando migliaia di auto dalla Germania Est firma arrivarono nella mia città, Amburgo, e riempivano l’aria con uno strano odore di fumo blu. Ho visto estraneiabbracciare estranei, le lacrime nei loro occhi, la loro voce stanca di cantare. Ero troppo giovane per capire, ma ho sentito che la vita era diversa ora e che diverso era meglio. Ora è nostro dovere raccontare questa storia a tutti coloro che non hanno potuto esserci, che non sono stati in grado divedere la scintilla della rivoluzione pacifica e, soprattutto, a chi non ricordo come ci si sente quando la propria esistenza è messa in carcere dentro un muro di cemento. E ‘tempo di celebrare 25 anni di unità.”
Parole che descrivono come un bambino vedeva quegli anni e che ha avuto poi la possibilità di crescere in un paese unito. La vita che iniziava da quel momento era “diversa” e diversa sarebbe stata una vita migliore, infatti.
Il video, come noterete, mostra varie città nel mondo dove è visibile un pezzo di quel muro. Sono almeno 25 i pezzi del Muro al momento esistenti, ne esiste uno anche in Città del Vaticano.
In questi giorni sono stati installati ottomila palloncini lungo 15 km che tracciano il Muro di Berlino. Sono stai accesi venerdì dal sindaco Klaus Wowereit e hanno dato ufficialmente il via alle celebrazioni per i 25 anni dalla caduta. Al Checkpoint Charlie, invecchiato ma in jeans, è arrivato anche ‘Gorby’.
Un ricordo doveroso oggi per l’Europa che da quel giorno davvero visse unita e in pace.
Ci piacerebbe anche conoscere i vostri ricordi di quella notte e i vostri pensieri. Se vi va li leggeremo con piacere tra i commenti.