Google non poteva mancare l’appuntamento dei doodle in occasione di Halloween, è quasi una tradizione ormai. Per quest’anno i doodle si moltiplicano, sono stati infatti coinvolti diversi disegnatori, in totale sono sei. Ma anche quest’anno in Italia non li vedremo
Così come è stato lo scorso anno, anche quest’anno Google decide di non rendere visibile il doodle, anzi i doodle, per festeggiare Halloween nel nostro paese. Dopo quello del 2011, l’Italia non è stata più annoverata tra quei paesi dove visualizzare il doodle per Halloween. In questo momento i doodle sono visibili in gran parte del mondo, restano esclusi, a parte l’Italia, la Norvegia, la Svezia, Medio Oriente e quasi tutta l’Africa.
Per tutti gli appassionati dei doodle abbiamo pensato di raccoglierli qui e di mostrarveli. E’ vero che non si potranno vedere nel nostro paese, a meno che non c’è, come già successo in altre occasioni, qualche sorpresa dietro l’angolo.
Come detto in apertura, quest’anno doodle ha pensato di coinvolgere più disegnatori per realizzare i doodle di Halloween e infatti sono sei i doodle che si avvicendano nella giornata di oggi e sono ad opera di:
Olivia Huyhn
Come ormai sapete bene, Halloween è una festività di origini celtiche che col tempo, soprattutto con l’evoluzione che la festività ha avuto negli Stati Uniti, si è trasformata in una festività ormai diffusa in tutto il mondo, Italia compresa.
Per tornare alle origini celtiche della festività, per quelle popolazioni individuate oggi nella terra d’Irlanda, il nuovo anno iniziava il 1° di Novembre, giorno che segnava il passaggio definitivo alla metà oscura dell’anno (per i Celti l’anno si divideva in due stagioni: quella del prevalere della luce e quella del prevalere del buio) e assumeva il nome di Samhain. Nella notte del 31 ottobre, i defunti tornavano a far visita ai loro cari viventi. Si lasciavano offerte a base di pane, latte o qualunque prodotto disponibile nell’alimentazione locale, per essi e per gli esseri sovrumani che, in quella notte, varcata la soglia dei rispettivi mondi, si sarebbero avvicinati agli uomini, in una sorta di danza sacra, un momento magico in cui Vita e Morte, Umano e Super-umano si fondevano armonicamente. Più tardi, col rafforzarsi della cristianizzazione, anche in terra irlandese, nei racconti relativi a Samhain si accentuano i riferimenti alla morte e sembra prevalere un sentimento di paura verso tutto ciò che derivava dalla religione celtica, frutto probabilmente dell’inasprirsi delle campagne dei monaci per lo sradicamento del paganesimo. La religione celtica, infatti, non presenta alcun terrore della morte, che vedeva come un passaggio verso altre vite, da affrontare nel modo più armonioso possibile, nella certezza dell’immortalità dello spirito.