Per Rovio, creatore della celeberrima app Angry Birds, i profitti sono calati del 52%, passando da 56 milioni di € nel 2012 a 27 milioni di € nel 2013. Dalla fredda Finlandia, la saga di Angry Birds aveva fatto scaldare i cuori di milioni di utenti. Ma le vendite tra il 2012 e il 2013 si sono attestate agli stessi livelli, intorno ai 150 milioni di € circa
Come altre società di cui abbiamo parlato in passato, come King Entertainment e la sua Candy Crush, Rovio è una di quelle nuove realtà che sforna parecchie app all’anno. Poi arriva quella di cui gli utenti si innamorano, quella che accendi nei momenti di noia o per rilassarti prima di andare a letto, insomma quella virale! Ed ecco che ci si costruisce intorno una fortuna, ma forse anche la propria sfortuna. Stiamo parlando ovviamente di Angry Birds.
Già, perché il mondo del mobile è perennemente in evoluzione e non tenerne il passo vuol dire cedere lentamente al proprio default. Una saga può durare qualche anno e di fatto i primi anni ha trascinato Rovio ad una crescita esponenziale. Ma qualche anno nel mobile è un’era geologica per la terra. Oggi i giochi sono prevalentemente freemium [giochi scaricabili gratis dal play store che hanno poi oggetti o vite acquistabili durante il percorso] e Rovio non è riuscita a seguire questa conversione rapida.
In pratica, gli ultimi dati riferiti al 2013 ci rivelano che Rovio ha visto calare i profitti tassati in un anno del 52%, passando da 56 milioni di euro nel 2012, a 27 milioni di euro nel 2013. E rimangono sostanzialmente invariate le vendite, sono 156 milioni di euro di ricavi nel 2013 ed erano 152 milioni di euro nel 2012
Rovio ha cercato di tenere il passo diversificando, con parchi a tema, film nonché il nuovo Angry Birds Go!, gioco free dai contenuti premium di cui parlavamo poc’anzi. Ma purtroppo tutti dalla tematica principale targata Angry Birds.
È chiaro quindi che le società che fanno giochi per mobile si rincorrono giorno dopo giorno, per finire in pasto al compratore finale con poco tempo di giocare e molta voglia di svagarsi. Ci vorrà quindi poco affinché i milioni di utenti si stanchino dell’una o dell’altra moda e destinino le loro attenzioni ad altro. Rovio dovrà accelerare la sua diversificazione puntando all’uscita del film su Angry Birds il prima possibile o finirà per vedere sfumare anche gli altri investimenti.
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