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Akamai, ecco i tech trend del 2013

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Akamai ha individuato alcuni tech trend che guideranno il 2013 ormai alle porte, tra questi ci sono Social Tv, Wearable Computer e MOOC. Ma vediamoli insieme

Il 2012 li ha anticipati, ma esploderanno solo con l’anno nuovo. Pagamenti mobile, oggetti intelligenti e tecnologie che si indossano. E poi cloud e ancora cloud. Luca Collacciani, Sales Manager di Akamai ha individuato alcuni trend e tecnologie destinati a caratterizzare il 2013, segnali di un mondo che, se ancora non lo è, diverrà sempre più iper-connesso. Eccoli.

Pagamenti via mobile

Ad oggi, il 42.7% degli italiani ha un cellulare; quasi uno su tre, uno smartphone.  E’ quindi lecito pensare che, anche in Italia, vi sia terreno fertile per i pagamenti mobile sull’esempio dell’accordo tra Starbucks e Square negli Stati Uniti, che vede Square occuparsi delle transazioni via carta di credito e bancomat del colosso delle caffetterie. Anche se i pagamenti via cellulare, soprattutto nel nostro Paese, sono ancora agli albori, simili partnership sono sicuramente ottimi apri pista e non mettono in dubbio il grande potenziale dell’iniziativa.

Wearable computing: la tecnologia che si indossa

Nel 2012 abbiamo visto, tra gli altri, gli occhiali con display a realtà aumentata e dispositivi wireless che, monitorando la nostra attività fisica, inviano nel cloud dati e informazioni che tracciano scrupolosamente ogni nostra azione quotidiana. Quale altra tecnologia indosseremo nel 2013?

L’internet delle Cose

Luoghi e oggetti tradizionali escono dal quotidiano per assumere caratteristiche sempre più smart: proprio come Lifx, la lampadina multicolore che si gestisce con una app, oppure l’esperienza luminosa dei bulbi wireless Hue Personal Wireless lighting.

Social TV: la TV iperconnessa

Il gradimento dei programmi televisivi non si misurerà più esclusivamente in termini di spettatori, ma anche di buzz generato online. Lo abbiamo visto di recente con X-Factor, la trasmissione più social del 2012, il cui successo è stato decretato soprattutto sui social network (Twitter in particolare: circa 400.000 tweet unici con hastag #XF6). Non a caso, pochi giorni fa Nielsen ha stretto un accordo proprio con Twitter: nel 2013, accanto ai tradizionali dati di share vedremo anche quelli derivati dall’analisi delle conversazioni social generate durante le trasmissioni. E c’è da scommetterci che si scateneranno tutta una serie di nuove dinamiche commerciali.

Esperienze personalizzate

Si fa strada il concetto di ‘situational perfomance’: sono talmente tanti i dispositivi e i browser per accedere al web che, per garantire un’esperienza online di alta qualità, una soluzione unica non è più sufficiente. Per questo motivo non si parlerà più di mera ottimizzazione, ma piuttosto di ottimizzazione intelligente, effettuata cioè da soluzioni in grado di riconoscere la situazione unica e specifica dell’utente in base a dispositivo, tipo di connessione, browser, risoluzione, in modo da erogare la migliore user experience possibile.

MOOC per tutti

Si tratta dei Massive Open Online Courses: corsi universitari aperti al pubblico, ma nulla a che a vedere con i vecchi corsi online. Gratuiti e interattivi, seguiti da migliaia di studenti, i MOOC sono un esempio di come internet sia ancora e soprattutto veicolo di informazione, tant’è che istituzioni come MIT e Stanford hanno abbracciato simili iniziative, destinate a crescere nel 2013.

Più cloud e più minacce

E’ una trasformazione già in atto, ma è talmente epocale che non può non essere menzionata. Miliardi di euro sono stati investiti nella migrazione di dati e risorse aziendali dai data centre al cloud e il trend è piena in crescita. Presto ci saranno aziende di oltre 10.000 dipendenti totalmente sprovviste di una data center! Contestualmente – e inevitabilmente, aggiungerei – aumenteranno le minacce alla sicurezza, soprattutto in termini di malware mobile, ATP e botnet. Ma niente paura: le architetture di difesa sapranno stare al passo con i tempi.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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