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LinkedIn non è ancora uno strumento di Comunicazione. E in futuro?

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Una recente indagine di AxiCom Italia, una delle più importanti società di consulenza e comunicazione in Europa, ci offre uno spaccato su come giornalisti, operatori della comunicazione e blogger usino i Social Media per comunicare. Ne viene fuori che tra questi canali, LinkedIn si presta meno alla comunicazione, ma per il futuro le premesse sono buone

I Social Media sono strumenti per comunicare e questo crediamo sia un concetto ormai acquisito. Ma questi strumenti non vanno considerati tutti allo stesso modo, ognuno di essi ha delle particolarità, delle caratteristiche che lo rendono perfetto per certi scopi e meno adatto per altri. Se inquadriamo il tema che vogliamo proporvi oggi da questo punto di vista, allora diventerà più semplice il motivo che sta alla base dell’indagine che AxiCom Italia, una delle più importanti agenzie di comunicazione e consulenza in Europa, ha voluto condurre nel nostro paese. L’indagine è stata effettuata tra operatori del settore, giornalisti e blogger che usano per le loro strategie di comunicazioni online questi strumenti. LinkedIn, tra i social media è forse lo strumento che più presenta caratteristiche particolari che lo rendono il social network professionale certamente più diffuso. Ma LinkedIn è uno strumento di interazione orientato al business networking, di conseguenza presenta alcuni limiti che dall’indagine risultato essere superabili nel prossimo futuro.

Come sappiamo, la condivisione delle informazioni attraverso i SOcial Media favorisce, in questo conteso, ma non solo, l’interazione tra gli addetti del settore e conferisce valore aggiunto alla comunicazione agevolando il dialogo tra i professionisti, che sono, anche, utenti finali e potenziali clienti. L’affidabilità e l’attendibilità di canali come LinkedIn ben si prestano a veicolare determinati tipi di contenuti, avvalorati dal network di professionisti e di esperti di settore.

In Italia, LinkedIn mostra ancora alcuni freni e non è ancora utilizzato appieno come strumento effettivo di comunicazione. Dalla ricerca, emergono tuttavia differenti opportunità. L’82% degli intervistati possiede un account LinkedIn, che utilizza regolarmente (60%). Tra questi, il 39% usa questo canale non solo per networking e avere visibilità dei propri contatti professionali (66%), ma come fonte di contenuti e spunti per la propria attività professionale, superando chi usa questo strumento per opportunità di lavoro (28%). Inoltre, emerge che il network di relazioni su LinkedIn non è composto solo da contatti personali e altri professionisti della comunicazione, ma anche da account aziendali (39%) e opinion leader (22%). Solo una minoranza (14%) considera questo canale non ancora maturo in Italia, mentre il 38% ha fiducia che si tratti solo di una questione di tempo.

Oltre alla possibilità di interazione con l’azienda e altri professionisti (77%) e al contatto preferenziale con le imprese (63%), le pagine LinkedIn aziendali offrono come valore aggiunto nei confronti di stampa, blogger e altri utenti professionisti la possibilità di dialogo con operatori ed esperti del settore (50%), oltre che contenuti su misura (36%). Tra i contenuti ritenuti più interessanti emergono i punti di vista di esperti aziendali (74%), documenti in anteprima (52%), articoli a tema e news (30%).

La qualità delle pagine e dei gruppi su LinkedIn esistenti è valutata sufficiente dal 57% dei partecipanti, annoverando tra i principali difetti e carenze la scarsa interazione (39%), la mancanza di aggiornamenti e di reattività nelle risposte (35%) e l’assenza di contenuti locali (30%). C’è quindi margine di miglioramento nella gestione di queste risorse, con un focus sulla qualità dei contenuti e un occhio di riguardo alla reattività e all’aggiornamento delle pagine, in modo da offrire un reale valore aggiunto agli utenti.

Proseguendo con i dati dell’indagine, il 42% segue pagine aziendali LinkedIn in qualità di membro o moderatore, ma quasi la metà degli intervistati (47%) afferma di utilizzare ogni tanto le pagine LinkedIn come fonte. Emerge la convinzione che le aziende, specialmente se B2B, dovrebbero utilizzare LinkedIn per comunicare secondo il 69% dei partecipanti (e il 30% ritiene che questo sia valido anche per le aziende B2C).

[dropcap]L[/dropcap]a comunicazione si evolve e i social media diventano uno strumento di comunicazione aziendale integrato sempre più diffuso e attendibile. In particolare LinkedIn, non solo nella considerazione di professionisti ed utenti, ma anche da parte di giornalisti e addetti della comunicazione,” afferma Chiara Possenti, country manager di AxiCom Italia. “I canali social di questo tipo possono essere utilizzati anche per facilitare lo scambio di informazioni all’interno di comunità chiuse. Articoli di esperti del settore, analisi di mercato, punti di vista tagliati su misura per il proprio audience, informazioni aziendali aggiornate e contenuti esclusivi possono valorizzare l’immagine aziendale e posizionarla al meglio per offrire valore anche a chi fa comunicazione.”

E’ evidente che LinkedIn presenta dei limiti, ma sono limiti insiti alla natura stessa della piattaforma e siamo comunque d’accordo con l’idea che siano superabili. Ma c’è da dire anche che LinkedIn per certe acquisizioni come Pulse, ad esempio, avvenuta lo scorso anno, venne criticato in quanto stava forse orientandosi a diventare una media company che non a rimanere una business networking company. LinkedIn per sua stessa natura è un social network quindi uno strumento di comunicazione a pieno titolo. Certo, va adeguato al contesto che lo caratterizza, quindi la comunicazione che si fa attraverso questo canale va differenziata rispetto a quella che si attiva attraverso altri mezzi. Ma, detto questo, non vi è dubbio che LinkedIn abbia tutto l’interesse ad estendere i propri limiti, adottando strumenti di comunicazione più aperta con l’obiettivo di raggiungere nuovi utenti, l’importante è che modifichi la sua natura.

Allora, che ne pensate voi utenti di LinkedIn di questa indagine? Anche voi riscontrate dei limiti? Raccontateci le vostre opinioni tra i commenti.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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