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Twitter, il futuro è nelle Community e nei Creator

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Twitter finalmente prova a cambiare la sua strategia e ora punta alle Community e ai Creator. Il futuro delle piattaforme social media è lì.

A novembre dello scorso anno, qui sul nostro blog, scrivevamo che il futuro delle piattaforme social media non sarebbe stato nella ricorsa all’ultima funzionalità (magari copia-incolla), ma sarebbe stata invece nella capacità di “guardare alle proprie community”. Continuare a copiare funzionalità non solo non apporta nulla in termini di caratterizzazione della piattaforma, ma non aggiunge nulla alla costruzione della relazione.

Ebbene, dopo anni di immobilismo, Twitter comincia a delineare la sua vera strategia per il futuro, mettendo al centro le community. Come già anticipato, la società guidata da Jack Dorsey, co-fondatore della piattaforma, in occasione del Virtual Investor Day 2021, ha delineato quello che sarà il futuro della piattaforma per i prossimi 3 anni, prevedendo un aumento della base utenti giornaliera, fino a 315 milioni di utenti giornalieri monetizzabili, e raddoppiando i ricavi al 2023. Un progetto ambizioso, ma non impossibile perché tutto questo ruoterà proprio attorno alle Community.

twitter community creator futuro

Come sappiamo, Twitter dalla fine dello scorso anno sta lavorando a Twitter Spaces, la risposta a Clubhouse. Si tratta di “spazi” all’interno dei quali gli utenti possono incontrarsi e conversare di argomenti specifici attraverso la voce. Per ora si tratta solo di una fase di test, allargata solo agli utenti iOS, nei giorni scorsi è stata estesa ad altri 1.000 nuovi utenti. Ma, come abbiamo ricordato qui sul nostro blog, nelle prossime settimane arriverà anche su Android.

E Twitter su Space conta molto. A differenza delle altre volte in cui ci si è trovati ad avere tra le mani funzionalità tali da far evolvere la piattaforma, rovinate e perse per strada a causa della scarsa strategia, questa volta la società sembra aver compreso che questa potrebbe davvero innescare quel processo di innovazione della piattaforma tanto atteso.

Il lancio di Super Follows è funzionale per la piattaforma per due motivi che adesso vedremo brevemente. Prima però spieghiamo che Super Follows è una funzionalità che permetterà ai creators di monetizzare, una svolta per la società guidata da Jack Dorsey. Una strada molto simile sta per prendere anche Clubhouse. Questa è la dimostrazione che le grandi piattaforme hanno compreso che all’interno delle stesse vi era un grande vuoto che andava colmato. Per la verità, altre piattaforme avevano cercato di farlo, ma adesso di fronte a questo scenario, verranno spazzate via e le piattaforme social media realizzeranno quello che era naturale che accadesse. E cioè dare spazio ai propri creator e creare luoghi dove la qualità è in qualche modo assicurata.

Per troppo tempo abbiamo discusso di come le piattaforme aperte a tutti hanno finito per permettere a chiunque di infarcirle di fake news e contenuti d’odio e violenti. E per troppo tempo abbiamo constatato quanto fosse complicato per le piattaforme gestire questi fenomeni. Anche perché, il modello costruito sulla pubblicità non ha proprio l’interesse a gestirlo, perché quel contenuto, anche fake, porta visualizzazioni e porta guadagni. Spiace dirla in questo modo, ma così è.

Twitter, futuro roseo con 315 milioni di utenti giornalieri e raddoppio dei ricavi

Invece, il cambio di passo verso i creator e verso le community apre ad un altro modello di business, non più dipendente dalla pubblicità, ma che apre alla qualità dei contenuti. Questa è la svolta che Twitter vuole imprimere alla sua piattaforma. E non è poco.

Di fianco a Super Follows, Twitter ha lanciato anche un’altra funzionalità dal nome eloquente, appunto Communities. Si tratta di una modalità che permette di creare spazi per argomenti, a cui gli utenti possono unirsi. Questo perché Twitter ha notato che gli utenti sono attratti più dagli argomenti che non dalle personalità che trattano di quegli argomenti di interesse. Gli argomenti sono il gancio per attrarre coinvolgimento. Infatti, le raccomandazioni di tweet su argomenti specifici guidano l’8,2% dell’engagement, rispetto al 3,2% delle raccomandazioni di tweet basati su account.

Dicevamo prima dei due motivi che permetterebbero a Twitter di giovare da questo cambio di strategia. Il primo è quello di agganciarsi alla “creator economy“, permettendo agli utenti di crearsi uno spazio esclusivo per i propri followers e alzare il livello della qualità dei contenuti. Il secondo, è che in questo modo Twitter si assicura una fonte di entrata ulteriore e diversificata. Quella fonte di entrate che gli potrebbe permettere di raggiungere l’obiettivo dei 7,5 miliardi di dollari entro il 2023.

Al momento le ipotesi di “abbonamento” parlano di cifre attorno ai 4,99 dollari al mese per avere contenuti extra ed esclusivi. All’interno di questo schema verrà inserito anche un paywall che includerebbe anche TweetDeck, con funzionalità ulteriori.

Insomma, il futuro per come lo avevamo delineato qualche mese fa sta per delinearsi in maniera concreta e passa quindi dalle Community e dalle nicchie, dove giocano un ruolo fondamentale i creator.

E voi che ne pensate? Paghereste per avere contenuti esclusivi?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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