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Threads, la piattaforma alla ricerca della sua identità

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Threads è ancora alla ricerca di una sua identità chiara. La piattaforma con 175 milioni di utenti, al momento sembra quasi una sorta di Quora o Yahoo Answers. Ecco alcune considerazioni.

Threads, l’app di Meta che da dicembre dello scorso anno è anche in UE, è ancora alla ricerca della sua identità. Pur avendo da poco raggiunto i 175 milioni di utenti, ancora è da comprendere se davvero questa piattaforma può competere, o sostituire, quella che una volta era Twitter, oggi X.

Come sapete già, l’app inizialmente è stata proposta come vera alternativa, in mezzo alle altre, a Twitter nel momento in cui Elon Musk concludeva il passaggio a X.

Solo che, a distanza di mesi, e con le dichiarazioni di Mark Zuckerberg riguardo a Threads, non si è ancora compreso fino in fondo quale sentiero social voglia intraprendere l’app. Senza dimenticare il percorso, già iniziato, verso il Fediverso. Uno degli elementi più interessanti che riguardano la piattaforma.

Di seguito alcune considerazioni – magari potrebbero rivelarsi errate – per spiegare quale sia la percezione attuale che trasmette Threads e quale possa essere la motivazione.

Threads, la piattaforma alla ricerca della sua identità

Threads tra algoritmo e IA

Threads, come tutte le piattaforme digitali, viene gestita da un algoritmo. Il quale entra in gioco soprattutto nella sezione “Per te”, quella dove lo stesso algoritmo propone, o meglio spinge, contenuti da account che non si seguono.

Per inciso, non sarebbe del tutto corretto parlare di algoritmo, poiché i contenuti sono gestiti da un complesso sistema di Intelligenza Artificiale. Vi ricorda qualcosa? Sì, esattamente: ricorda proprio TikTok.

La proposta dei contenuti da account che non si seguono avviene attraverso diversi elementi che la IA tiene a considerare.

Come lavora la IA su Threads

L’IA considera quanto un contenuto possa piacere a un utente, in quanto l’obiettivo rimane (o dovrebbe rimanere) quello di proporre contenuti di suo interesse

A seguire, la IA considera anche la probabilità che un utente clicchi su un contenuto per visualizzare le risposte.

Attenzione, teniamo a mente le risposte perché è questo l’elemento davvero discriminante per il posizionamento di un contenuto su Threads. Questo ci sarà più seguendo queste considerazioni.

Gli elementi considerati alla IA su Threads

Dicevamo. L’IA di Threads considera anche la probabilità che un account possa seguire l’autore di un post. Questo sulla base di quante volte un utente abbia visto i contenuti di quel dato autore che comunque non si segue. Questo viene interpretato dalla IA come una forma di interesse.

E restando sulla scia dell’ultima considerazione, la IA calcola anche la probabilità che un utente possa visualizzare il profilo di quell’autore.

Altri segnali che la IA considera, quindi è quante volte un utente si sofferma su un contenuto, ci clicca sopra, anche se condiviso da un utente che non si segue, e considera anche quante volte l’utente invece decida di passare oltre, quindi di fare scrolling.

Ora questi sono, in sintesi, i segnali che la IA considera per discernere e proporre i contenuti all’interno del feed “Per te”. L’altra sezione, “Seguiti”, si muove attraverso dinamiche più classiche in modalità cronologica.

Ma quali sono i contenuti che possono essere più considerati dalla IA?

I contenuti favoriti dalla IA su Threads

Certamente quei contenuti che raccolgono più coinvolgimento, engagement. So bene che questa risposta possa sembrare banale e scontata, ma in realtà va considerata all’interno del contesto Threads.

É vero che la IA ha come obiettivo quello di proporre contenuti che trasmettano valore agli utenti, anche da account che non si seguono. E questo accade perché diversi utenti, che seguiamo, interagiscono con quei contenuti.

E di quali contenuti stiamo parlando?

Ecco, questa è la domanda delle domande.

Perché guardando Threads allo stato dei fatti, si potrebbe pensare che di qualità e valore dei contenuti proposti ce ne sia ben poca. Mentre, invece, viene premiata soltanto la variabile coinvolgimento. E per coinvolgimento intendo, nella maniera più esclusiva, le risposte ad un dato contenuto condiviso.

Il valore delle risposte su Threads

Sono le risposte ad un post che portano i contenuti ad essere meglio considerati dalla IA di Threads. E questo, spesso, senza trasmettere alcun valore e alcuna qualità all’utente.

In effetti, seguendo questa logica, possiamo dire che attualmente Threads somigli molto a Quora o a Yahoo Answers dei vecchi tempi. Attraverso questa logica, Threads è diventato un luogo dove si è inondati di contenuti che altro non sono che domande, spesso banali (senza offesa eh!), condivisi con il solo scopo di raccogliere risposte e quindi collezionare coinvolgimento.

Senza trasmettere valore.

Sembra quasi che attraverso questa modalità l’algoritmo, anzi la IA, dimostri di considerare soltanto gli impulsi che arrivano dai post, senza badare al valore e alla qualità.

Sono infatti molti utenti che hanno capito questa modalità e la sfruttano. Non è una colpa, è solo una constatazione.

Cosa caratterizza i contenuti su Threads

Infatti, se andiamo a vedere cosa poi considera la IA per meglio spingere verso l’alto i contenuti, troviamo:

  • suggerire o insegnare qualcosa di nuovo all’interno della propria area di competenza. Questa modalità viene spesso usata iniziando con una domanda con qualche considerazione. O anche, il contrario, breve considerazione e poi domanda aperta del tipo “e tu come faresti?”;
  • aiutare a risolvere un problema. Questa è una modalità che viene completamente ribaltata. Il problema viene proposto agli utenti attraverso esempi banali e semplici, ponendo domande altrettanto semplici. Da qui si scatena la ridda di risposte;
  • iniziare una conversazione di temi molto semplici, in stile Yahoo Answers, appunto, e poi condividere la propria esperienza. Si chiude con la classica domanda “io ho fatto così, ma al posto mio come vi comportereste?”;
  • iniziare una conversazione con il solo scopo di generare like e risposte. Questa è la modalità classica che vede la condivisione di temi più disparati del tipo “sono di Milano ma mi piace la cucina romana, e a voi?”. E via di seguito con risposte che arrivano a misurare anche chilometri.

Il rischio di rimanere spiazzati

Tutto questo finisce per spiazzare chi ha sperato che Threads potesse nel tempo diventare in realtà un vero luogo di approfondimento, di condivisione di notizie e di informazioni. E perchè no, anche di considerazioni più vaste, ma che avessero alla base la condivisione di contenuti che portassero alla costruzione di Relazioni.

Per non parlare della scarsa considerazione dei link. Anche Threads, come tutte le piattaforme Meta, tende a mortificare la condivisione con lo scopo di mantenere all’interno le conversazioni con le considerazioni trattare poco sopra.

Threads, opportunità ancora inespressa

Threads resta ancora una grande opportunità, mostra di avere, nonostante tutto, un potenziale enorme ancora del tutto inespresso.

Al momento, però, Threads appare privo di un’identità chiara, dimostrando come l’IA che regola queste piattaforme non sia necessariamente sinonimo di qualità condivisa.

Mi rendo conto benissimo che queste mie considerazioni possano non trovare d’accordo molti ed è questo il bello del confronto. Se avete considerazioni da aggiungere o se avete voglia di dire che queste considerazioni sono tutte sballate, potete scrivere nei commenti qui sotto o sui miei canali social dove rispondo sempre molto volentieri.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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