Interessante ricerca di MagNews, piattaforma per la gestione di campagne via email, in collaborazione con Human Highway, “Email Marketing Experience Report 2015”, dalla quale viene fuori che l’Email per gli italiani è ancora importante e che WhatsApp è considerato “irrinunciabile”.
Nonostante spesso si è portati a pensare il contrario, nel 2015 l’email, la posta elettronica, è considerata dagli italiani ancora uno strumento importante ed essenziale, tanto per il lavoro, quanto per il tempo libero. Lo consideriamo come uno strumento per selezionare le informazioni che ci interessano di più e per tenerci aggiornati, soprattutto per quel che riguarda le promozioni a cui siamo interessati. Insomma, nonostante tutto, la vecchia e cara posta elettronica è ancora in auge. E’ questo, in sintesi, l’esito della ricerca condotta da MagNews, piattaforma per la gestione di campagne via email, in collaborazione con Human Highway: “Email Marketing Experience Report 2015”. Una ricerca interessante che ci offre un quadro su come gli italiani si relazionano con l’email e sullo scenario nazionale.
Il campione che ha preso parte all’indagine era di 1001 utenti che usano la posta elettronica da pc e da dispositivi mobili. LA ricerca rileva che ogni giorno in Italia vengono spediti 940 milioni di messaggi, vale a dire 30 email per ogni utente; in media ogni utente possiede più di 2 caselle di posta elettronica (2,4), anche se poi nel complesso il 20% delle caselle risulta essere poi inutilizzato.
Gmail risulta essere la più preferita dagli italiani (53%), sono infatti 16 milioni gli italiani che dichiarano di possedere e utilizzare, anche solo sporadicamente, una casella gmail. Ed è anche la casella di posta più consultata via mobile. Microsoft (Hotmail) e Italia Online (Libero, Wind, IOL) contano, rispettivamente, 12 e 11 milioni di caselle attive. Le caselle più giovani sono quelle di Google con 3,6 anni di vita media, mentre quelle più “anziane” appartengono a Microsoft, Italia Online e i domini ex Telecom Italia (Alice, Virgilio, Tin.it) con una vita media superiore ai 5 anni. Significa che gli utenti che hanno poi aperto una casella di posta online hanno preferito negli ultimi anni il servizio di Google. La ricerca rileva poi che i tre leader del mercato italiano, ossia Google, Microsoft e Italia Online, possiedono più del 60% delle caselle email recensite dalla ricerca.
Il 59,2% degli utenti controlla di frequente la cartella “spam”, almeno una volta a settimana. Mentre più di un terzo degli utenti, il 33,1%, lo fa ogni giorno.
La ricerca evidenzia che ogni giorno in Italia vengono spediti 220 milioni di messaggi commerciali tramite posta elettronica. E tra i contenuti che le persone ricevono più frequentemente ci sono messaggi che hanno a che fare con acquisti, tempo libero e interessi specifici, ma anche comunicazioni “di servizio” che riguardano bollette, carte di credito, utenze e conti correnti.
Il grafico in basso ci rivela le situazioni più comuni durante le quali consultiamo le email:
E quindi, “mentre si è al computer” 55,3%; quando si è al lavoro, 36,8%; quando ci si rilassa, 20,7% e così via. Le donne sono tra quelle che consultano spesso la casella di posta elettronica proprio quando vogliono rilassarsi, mentre gli uomini la consultano di più al mattino e quando sono al lavoro o studiano.
Le donne, rispetto agli uomini, sono più interessate a newsletter che parlano di sconti, moda, salute, offerte di lavoro e food. Gli uomini, invece, sono interessati a software/app/tecnologia, auto/moto, sport e info finanziarie.
La ricerca prende in esame anche sistemi alternativi alle email e scopriamo (mica tanto però) che per il 48,7% degli italiani WhatsApp è considerato irrinunciabile, seguito da Facebook (30,7%) e, a distanza, da Skype e altri sistemi.
E nel caso in cui l’email non dovessero più esistere, gli italiani dichiarano che tutto sarebbe più complicato: difficile da gestire (34,3%), complicata (29,3%); mentre sarebbe per altri rilassata (7,2%), semplice (6,8%) e efficiente (3,1%).
Il consiglio è quello di scaricare da questo link l’intera indagine per avere più informazioni: Email Marketing Experience Report 2015.