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Gestire lo stress per ritrovare la creatività

Lo conferma anche l’American Psichological Association: lo stress, raggiunti certi livelli, blocca la creatività. In particolar modo, per chi lavora sul Web e sui canali Social, dove l’overload di notizie da monitorare e la velocità della comunicazione è pressante. Tuttavia lo Stress non è sempre negativo e, addirittura, può diventare un’ottima risorsa. E’ necessario imparare a gestirlo perché si tramuti in nuova energia creativa e emotiva.

In una vita sempre più veloce e interconnessa, chi si occupa di scrivere per il Web deve tenere costantemente conto di aggiornamenti quotidiani – della realtà virtuale e dei canali Social -, mantenere il più possibile spigliate relazioni digitali e curare il proprio Personal Branding, ovvero l’immagine proposta e poi percepita dai nostri lettori.
L’overload di informazioni da monitorare, il desiderio di condividere anche il lavoro altrui, la necessità di concentrarsi quotidianamente su più fronti e su più mezzi (in media almeno tre diversi device) innalza inevitabilmente quello che comunemente viene chiamato Stress.
Ma che cos’è realmente lo Stress e cosa comporta?
Nei casi peggiori, progressivamente, si tramuta da un’eccellente capacità di lavoro multitasking a una condizione nervosa di pressione e ansia, e quando questo succede passiamo dall’essere perfettamente attivi e percettivi a sentirci, all’opposto, insicuri, facili alle risposte puramente emotive e vulnerabili.

C’è chi con lo Stress vive e lavora meglio.
Accade proprio perché i mille stimoli possono funzionare nella psiche e nel corpo come sollecitazioni a fare sempre meglio. E ci si riesce. Non solo perché si tollerano alti livelli di tensione nervosa, ma perché è proprio la tensione nervosa a regalare energia in più.
In altre parole, si riesce a incanalare la “scossa elettrica” della tensione nervosa in un circuito positivo di azione-reazione, in cui l’individuo rimane padrone della situazione e nel suo organismo non si altera alcun equilibrio.

C’è chi, invece, con lo Stress sopravvive. 
Lo si tollera fino a un certo punto, ma poi, per riprendere un equilibrio psico-fisico salutare, si deve ricominciare a fare una cosa sola alla volta.
In questo caso, moltissimo dipende dalle condizioni ambientali: è risaputo che le persone con minor resistenza allo stress producono migliori risultati in un ambiente lavorativo sereno e accogliente. 

Allo Stress ognuno reagisce diversamente? Non è proprio così.
E’ stato rilevato, infatti – secondo i recenti studi dell’American Psichological Association – un dato comune: lo stress inibisce l’apertura mentale, il pensiero laterale, dunque, la nostra creatività.
Quell‘Intelligenza Emotiva da cui fioriscono progetti, idee, forza interiore positiva: tutti gli ingredienti vincenti e necessari per chi lavora con la Creatività.

Lo stress è correlato a precisi parametri fisiologici. Eccessivi stimoli provocano un’alterazione della secrezione di ormoni, prodotti da Ipotalamo e Ipofisi, in particolare con un aumento di Cortisolo, anche detto “ormone dello Stress”.
La natura psicosomatica è spiegata facilmente: una mancanza di adattamento fisiologico all’elevata produzione di Cortisolo conduce a un vero e proprio squilibrio dell’organismo, che, in condizioni prolungate, può comportare perfino disturbi cardiaci, motori e immunologici.

Lo stress che produce ansia, tuttavia, non è sempre negativo. Serve come segnale di allarme.
E’ l’avviso che il livello di tensione accumulato dal corpo e/o dalla mente sta diventando eccessivo, che in qualche modo bisogna intervenire.
Sì, ma come?
Come è possibile ritrovare quell’equilibrio interiore capace di non spegnere il pensiero creativo?

Imparare a gestire lo Stress per dare il meglio di sé senza rinunciare ai tempi rapidissimi, alla competizione, alle caratteristiche dinamiche del mondo virtuale non è impossibile, ma richiede un allenamento mentale preciso.
Personalmente, sono convinta che la prima responsabilità da assumere nei confronti di noi stessi sia quella di rispettare la propria natura.
Il Web amplifica la voce di tanti, (tutti), molti dei quali diventano veri e propri modelli per noi.
Avere dei punti di riferimento da cui imparare, delle persone il cui lavoro ci ispira e ci spinge a creare, non significa dimenticarsi di quello che vogliamo e possiamo fare noi.
Un proverbio orientale dice “Non possiamo essere tutti delle succose mele, ma possiamo essere delle pere, altrettanto buone”.
E’ nella nostra identità – senza perderla di vista e volerla mutare – che ritroviamo la libertà di pensiero e l’emozione di fare il nostro lavoro.
E questa emozione è fondamentale per il nostro successo, nel lavoro e nella vita, ma anche nella gestione dello stress.

Non ci sono tensioni che possono resistere se riusciamo a mantenere lo spazio per sentirci unici, per dare valore (contenuti di valore) agli altri per quello che siamo, ritrovando quella stabilità che lo stress ruba senza far rumore.

Creatività significa apertura mentale, quindi ricettività, respiro, adattabilità, capacità di accogliere nuove prospettive.
Significa, quindi, coltivare quell’Intelligenza Emotiva che sta alla base dei nostri tratti di personalità e che, purtroppo, è la prima a perdersi (o è la più facile da dimenticare) quando le scadenze si accumulano.
La regola è, dunque, quella di gestire le proprie energie, non il tempo che si ha.
Un ambiente aziendale – o un modo di lavorare – che privilegi i tempi personali, i ritmi biologici, la flessibilità delle nostre azioni e reazioni spontanee anziché la rigidità di un’agenda, è certo un ideale lontano per la maggior parte della gente.
Eppure forse rifletterci è l’inizio di quell’inversione di rotta che ci porta a schiacciare emozioni e creazioni.

La parola a voi: come riuscite a gestire lo stress quotidiano per non perdere la vostra creatività?

[cover image by @ ra2 studio via Fotolia]

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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1 commento

  1. Imparare a rispettare la propria natura, dovrebbe essere una priorità, una cosa naturale, invece spesso tendiamo a stravolgerla. Grazie Francesca per posto l’attenzione su una condizione che a volte può rischiare di schiacciarci.

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