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2Pay, il mobile payment del futuro. Intervista a Daniele Bernardi

Intervista a Daniele Bernardi, co-founder di 2Pay, che ci ha raccontato come è nato il progetto che ha dato vita al nuovo sistema di mobile payment che permette di effettuare transazioni a distanza e in prossimità, in tempo reale. “Crediamo di essere riusciti a creare qualcosa di realmente innovativo e dirompente”.

Qualche settimana fa vi avevamo parlato del nuovo sistema di mobile payment che permette di effettuare transazioni a distanza e in prossimità, in tempo reale. Un sistema innovativo che vuole agganciare l’evoluzione del fenomeno mobile payment anche nel nostro paese.

E per conoscere meglio 2Pay e per capire come funziona, abbiamo avuto il piacere di rivolgere qualche domanda a Daniele Bernardi che ha fondato 2Pay insieme a Carola Minincleri.

Come nasce il progetto 2Pay?

[dropcap]I[/dropcap]l progetto nasce dalla conoscenza professionale del sistema bancario e dalla passione per la tecnologia. Guardando l’evoluzione del mobile payment ci siamo accorti che tutto il mercato si stava concentrando a voler virtualizzare le carte di credito o i bancomat nel portafoglio. L’idea di virtualizzare il contante per facilitare le transazioni delle monete/banconote, nel rispetto delle norme di vigilanza e di antiriciclaggio, rappresentava, per noi esperti di banca e finanza, la vera sfida. Sognavamo di rottamare inutili device aggiuntivi alla cassa, carte di plastica, costi di servizi spesso retaggio di vecchie tecnologie riproposti in versione digitale e crediamo di essere riusciti a creare qualcosa di realmente innovativo e dirompente.

2pay

Quali solo le motivazioni che dovrebbero spingere un commerciante o un utente ad usare 2Pay come metodo di pagamento?

[dropcap]I[/dropcap]l mercato ha bisogno di semplificare la relazione commerciale, eliminare gli intermediari di troppo e utilizzare in maniera ottimale le risorse liberate. Il management di 2Pay è convinto che non basti creare una app accattivante per pagare con il cellulare per rompere le abitudini delle persone, è necessario, invece, dare dei vantaggi concreti a tutti i partecipanti all’ “Equo-Sistema” 2Pay, come ci piace chiamarlo, aiutando l’esercente, non solo a risparmiare nel costo delle transazioni (che diventa fisso a 2 centesimi indipendentemente dall’importo di spesa) ma anche a fare più affari, portando la nostra comunità presso il suo punto vendita a condizione che sia disposto a fare uno sconto; questo sconto che viene riconosciuto ai nostri utenti sotto forma di cash back in realtà ci permette di “ri-pagare” i nostri utenti affinché facciano la spesa con il nostro sistema e aumentino il loro potere di acquisto; un Equo-Sistema appunto dove tutti avranno vantaggi concreti.

Trattandosi appunto di pagamenti, come affronta 2Pay il tema della sicurezza?

[dropcap]I[/dropcap]nnanzitutto va detto che 2Pay è un Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) autorizzata e vigilata dalla Banca d’Italia. L’utilizzo di un doppio livello di identificazione, basato su user e password per l’accesso all’app e un PIN a 6 cifre per effettuare le transazioni, offre livelli di sicurezza ai vertici internazionali per i pagamenti in mobilità.
Con 2Pay, inoltre, si evitano rischi di clonazione e furti di identità, proprio perché è svincolato da carte di credito e conti correnti.
Va detto, infine, che l’accredito immediato della transazione evita al commerciante i rischi del salvo buon fine, tipici degli acquisti mediante carta di credito.

Quali sono le leve che verranno utilizzate per far conoscere 2Pay al pubblico “mobile” italiano?

[dropcap]P[/dropcap]er diffondere la app tra gli utenti adotteremo diverse strategie, che vanno dalla diffusione tramite internet del nostro sistema, ad eventi mirati per coinvolgere gli early-adopters a campagne di incentivazione per la diffusione virale. Per gli esercenti, stiamo costruendo una rete di venditori con delle società nostre Partner al fine di spiegare i vantaggi, che sono tanti e vanno compresi e adottati, agli esercenti, per aiutarli a fare più business e quindi mettere in moto correttamente il meccanismo di cash back.

Quali sono gli obiettivi a cui mirate sapendo che ancora in Italia il mobile payment non è ancora un fenomeno molto radicato (sebbene in forte crescita) e sapendo anche che il mobile proximity payment stenta a decollare?

[dropcap]G[/dropcap]li obiettivi sono ambiziosi sia nel breve che nel lungo termine, direi che puntiamo a diventare uno dei tre o quattro player che si divideranno la torta dei pagamenti digitali.
Vogliamo integrare tutte quelle “piccole esperienze di pagamento” che il cittadino vive ogni giorno (parcheggio, acquisto biglietti, pagamenti bolli, mensa,..etc). Facilitare il pagamento ricorrente senza costi (rateizzare l’assicurazione, bollettini…). Diffondere con i social l’esperienza dell’acquisto come strumento di marketing e di “comunità”. Includere gli esclusi dal sistema bancario e i deboli nel sistema della “relazione economica” dello scambio del denaro e di pagamento tramite strumenti elettronici.

L’applicazione è disponibile sia per iOS e che per Android. E comunque vi invitiamo a scoprire il nuovo sito di 2pay e a seguire tutti gli aggiornamenti attraverso la loro fanpage su Facebook, il loro account su Twitter e il loro canale su YouTube. E fateci sapere cosa ne pensate dell’app.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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